La strategia difensiva corretta per poter smascherare chi presenta una falsa denuncia
Non sempre una falsa denuncia è punibile penalmente anche quando è manifestamente assurda o in inverosimile. A confermarlo è stata una sentenza della Corte di Cassazione del 2019 che riguardava la fattispecie relativa ad un uomo condannato per il reato di cui agli artt. 110 e 368 c.p., per avere, in concorso con un altro soggetto, presentato una falsa denuncia di smarrimento di un assegno bancario collegato ad un conto corrente già chiuso.
Gli ermellini conclusero, in quella sentenza, che il reato può essere escluso del tutto solo quando la falsa denuncia descriva un fatto assurdo ed inverosimile a tal punto che gli organi della giustizia o della polizia giudiziaria non si adoperano nemmeno per effettuare i dovuti controlli sull’attendibilità e quindi non vengono distratti dalle loro funzioni.
Esistono dei sistemi per smascherare chi denuncia falsamente qualcuno. In genere colui che presenta una falsa denuncia adduce a conferma o a riprova delle proprie affermazioni, alcune argomentazioni che sono facilmente smontabili ad un abile avvocato. Chi presenta una falsa denuncia tende a capovolgere i fatti descrivendo la persona che viene denunciata come una persona crudele e cattiva e descrivendo sé stesso come un angioletto.
Molto spesso però questo tipo di accuse presentate in questo modo vengono smentite clamorosamente da fatti incontestabili che dimostrano come in realtà il denunciante abbia omesso particolari che lo inchiodano e che lui volutamente ha nascosto. Chi presenta una falsa denuncia, inoltre, tende ad esasperare quelle situazioni di per sé prive di rilievo offensivo, rappresentandole come qualcosa di apocalittico, che avrebbe leso i propri diritti o la propria onorabilità.
In determinati casi vengono poi portati in giudizio da chi presenta false accuse, dei testimoni che vengono descritti come persone trasparenti e dal passato adamantino e quindi assolutamente credibili. Ma poi si scopre in giudizio che quelle stesse persone non hanno mai assistitito di persona ai fatti addotti a sostegno della tesi accusatoria ma in realtà li hanno appresi da altre persone, magari dallo stesso accusatore.
In questo caso, un bravo avvocato, con un controesame ben congegnato fatto anche di domande suggestive e per certi versi manipolatorie, può far venire a galla le bugie clamorose dell’accusatore smascherando le sue falsità. Quando si viene accusati ingiustamente, la prima cosa da fare è scegliere un arguto, astuto e preparato avvocato, che sappia scegliere la giusta strategia difensiva per smontare ogni accusa e far emergere la verità.
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