Come indicizzare un sito su Google

Indicizzare un sito su Google aiuterà il tuo sito ad avere maggiore visibilità aumentando i contatti e le entrate pubblicitarie

Attraverso l’indicizzazione di Google, un sito può essere “inquadrato” perfettamente all’interno del motore di ricerca. Se questo procedimento non viene effettuato, Google non potrà riconoscerlo e pertanto il sito non esisterà. Se il sito non “esiste” su Google, difficilmente potrà ricevere visite e quindi i contenuti che pubblichiamo non verranno letti da nessuno.

Solo quando Google avrà indicizzato il sito, sarà effettivamente accessibile da coloro che effettuano le ricerche sul noto motore di ricerca, ma tutto ciò potrebbe non bastare per avere la giusta visibilità. Ovviamente il sogno di tutti coloro che possiedono un sito è sempre quello di trovarlo in cima alla lista nel posizionamento.

Gli elementi coinvolti nel processo di indicizzazione

Google è sostanzialmente una gigantesca biblioteca colma di libri scritti da autori diversi provenienti da tutto il mondo. Il popolare motore di ricerca creato da Larry Page e Sergey Brin, seleziona e suggerisce quali leggere in base alla ricerca effettuata dall’utente. L’indicizzazione è sostanzialmente un processo in tre fasi. La prima fase è la scansione, la seconda è l’indicizzazione e la terza è il posizionamento.

Ad entrare in gioco nel processo di indicizzazione sono i crawler, gli spider e i bot. I crawler o spider o bot sono stati creati al fine di scandagliare i siti per tracciare e registrare tutto ciò che contengono. Gli spider sono dei software a cui Google attinge per controllare un sito web scaricando le informazioni. Inserire dei link interni consente più facilmente a Google di eseguire la scansione del sito web in modo più veloce ed efficiente.

Per poter consentire agli spider di registrare e consentire a Google di ricevere le informazioni contenute nel sito, occorre tenerlo sempre aggiornati pubblicando nuovi contenuti. Indicizzare il sito è fondamentale affinchè gli spider possano informare Google che il sito effettivamente esiste ed è online. Se gli spider portano a termine la propria missione, Google inizierà a indicizzare il sito e quindi lo renderanno visibile. Google analizzerà se il contenuto di un sito è pertinente e ricco, solo così potrà capire se e come merita di essere posizionato.

Nel corso degli anni Google è diventato più esigente quando si tratta di valutare i contenuti indicizzare. L’unico modo per poter ottenere ottimi posizionamenti è quello di produrre contenuti di qualità, mantenendoli sempre aggiornati. Solo in questo modo gli spider torneranno a scansionare il sito con una certa frequenza migliorando il posizionamento. Un sito che pubblica pochi contenuti a singhiozzo, difficilmente verrà collocato nella parte alta dell’indice.

L’importanza della sitemap

Una volta che gli spider hanno eseguito la scansione del sito, è Google che indicizza le informazioni rendendo il sito disponibile nel motore di ricerca. Per posizionare il sito Google processa un file chiamato sitemap XML. Si tratta di un documento informativo che mostra a Google le pagine del sito. E’ una vera e propria “cartina” del sito con cui possiamo comunicare a Google quali pagine non desideriamo che vengano scoperte.

Una volta che Google ha scoperto le pagine del sito, inizierà a eseguire la scansione. Avere una sitemap in ordine aiuterà a migliorare la scansione e il posizionamento. Per analizzare come avvengono le scansioni e il posizionamento del sito servirà accedere a Google Search Console, uno strumento prezioso a disposizione degli sviluppatori del sito per sapere quali sono le evoluzioni e i miglioramenti da apportare.