Tutti i casi in cui il cliente può decidere di non pagare il conto secondo l’attuale normativa
Per quanto possa apparire anomalo, esistono casi in cui la legge ci permette di non pagare il conto al ristorante dove abbiamo mangiato. E’ vero che saldare il conto è ciò che impone la legge, ma in taluni casi previsti espressamente dal diritto, il cliente ha la facoltà di non adempiere al proprio dovere se si verificano alcune dinamiche poco trasparenti. Ovviamente la legge non tutela i furbi, ma si tratta di casi estremi in cui il diritto dà ragione al consumatore che non è stato trattato onestamente. In questo articolo parleremo proprio di questi casi specifici e vi illustreremo i casi in cui il consumatore può scegliere di non pagare il proprio conto.
Un ristorante che ad esempio non espone il proprio listino prezzi o che presenta sul conto dei prezzi maggiorato o serve pietanze diverse da quelle previste dal menù, si espone al rischio di “ritorsioni” da parte del cliente. Quando un cliente ordina un piatto ci si aspetta che quella ordinata sia poi la portata che viene servita al ristorante. Ma non sempre è così. Quando ciò non accade si palesa la fattispecie di frode in commercio.
Ogni qual volta il ristoratore modifica il processo di preparazione di un piatto contravvenendo a quanto riportato sul menù si espone al rischio di lamentele da parte del cliente. Se sono presenti ingredienti diversi da quelli dichiarati in forma totale o parziale, il ristoratore commette una violazione, anche perchè potrebbe favorire delle severe reazioni allergiche da parte del cliente che potrebbe ingerire una sostanza a cui è allergico senza esserne stato informato correttamente sulla presenza dello stessa. I ristoratori hanno anche l’obbligo di segnalare la presenza di possibili allergeni così come sono obbligati a dover informare il cliente sulla freschezza di un prodotto.
Il cliente, fra l’altro, deve essere sempre informato preventivamente sui prezzi delle pietanze che ordinerà. Nel caso di inadempimento può rischiare una multa che può arrivare fino a 308 euro. Lo stesso vale anche per ogni spesa aggiuntiva rispetto ai piatti ordinati, che non potranno mai essere presentati a sorpresa al cliente una volta arrivato il momento del conto. I costi del coperto , fra l’altro, vanno sempre indicati e con essi anche le modifiche opzionali alle portate del menù. Insomma, il ristoratore è sempre tenuto ad adottare una condotta trasparente e senza raggiri, altrimenti rischia che il cliente possa decidere di non pagare il conto.
Uno dei più grandi paradossi dei nostri tempi è che con gli smartphone possiamo fotografare…
In tanti aspettavano da tempo l'adeguamento del 5,4% delle rendite Inail: le ultime circolari dell'ente…
Con lo switch-off dello scorso 28 agosto, che ha introdotto il nuovo digitale terrestre, è…
Sapere dove si trova un'altra persona è ora possibile grazie a WhatsApp: in pochi conoscono…
Il cappotto termico interno è una soluzione ottimale per avere ottimi risultati in riferimento all'isolamento…
Basta una mossa semplice e automatica per avere sempre a disposizione tutti i canali del…