Nuove funzionalità per lo strumento ‘Controllo di sicurezza’ come l’esecuzione automatica in background e supporto per gruppi di schede sono tra le novità che arrivano nel browser web Google Chrome tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.
Su finire di questo 2023, Google ha annunciato una serie di novità in arrivo per gli utenti del suo browser web Chrome. Si tratta di nuove funzionalità sviluppate per migliorare la sicurezza e le prestazioni nel browser, come ha riferito il Group Product Manager del prodotto, Sabine Borsay, in un post sul blog aziendale The Keyword.
Alcuni utenti potrebbero già avere accesso a queste novità prima della fine dell’anno, ma presumiamo che alla maggior parte degli utenti saranno accessibili nei primi giorni del 2024.
Borsay ha anche anticipato che, nel corso del prossimo anno, altre funzionalità “più intelligenti e utili” verranno introdotte su Chrome nel corso del nuovo anno. Queste saranno alimentate da Gemini, il nuovo modello di intelligenza artificiale di Google.
La prima novità in arrivo in Chrome è migliorerà la sicurezza. Infatti, l’aggiornamento del browser per desktop introdurrà l’esecuzione automatica in background dello strumento ‘Controllo di sicurezza‘ (Safety Check). Una volta aggiornato, Chrome in autonomia si occuperà di controllare se le password di accesso ai siti salvate nel browser sono state compromesse.
Inoltre, Chrome in background verificherà anche se sono installate estensioni potenzialmente dannose e se la versione del browser in esecuzione è quella più recente disponibile. Nel caso di anomalie, Chrome visualizzerà una notifica nella scheda menu accessibile premendo l’icona contraddistinta dai tre puntini.
Le novità per lo strumento Controllo di sicurezza di Chrome non finiscono qui. Infatti, l’aggiornamento del browser su desktop introdurrà la possibilità di revocare le autorizzazioni ai siti al termine di un periodo di mancato utilizzo. Per esempio, un sito web a cui è stato concesso l’accesso alla posizione o al microfono una volta perderà questa concessione dopo un certo periodo di tempo di mancato utilizzo di queste autorizzazioni.
Si tratta di una funzionalità che ricorda molto lo strumento integrato in Android che permette di rimuovere le autorizzazioni concesse alle app quando non utilizzate per un certo periodo di tempo.
Infine, il Safety Check inizierà a segnalare quando non si interagirà più tanto con le notifiche dai siti che le inviano, invitando a disabilitarle del tutto per non essere infastiditi da queste.
In Chrome su desktop arriverà anche il supporto per i ‘gruppi di schede’, funzionalità già disponibile in Chrome su Android. Diventerà quindi possibile raggruppare più schede per categoria o tipologia di contenuto.
Infine, Borsay ha ricordato una funzionalità introdotta di recente in Chrome, la quale potrebbe essere passata inosservata a molte persone ma della quale, dopo averla provata, non si può fare a meno. Si tratta della “modalità Risparmio memoria“.
Questa opzione si può trovare in Chrome dirigendosi in Menu>Impostazioni>Prestazioni. Quando attivata, questa opzione libera la memoria dalle schede non attive in Chrome con lo scopo di lasciare più risorse libere per altre attività del computer. Basta tornare una scheda inattiva per riattivarla automaticamente. In questo modo non si rallentano le prestazioni del computer perché Chrome funziona solo quando effettivamente serve all’utente.
Quando la “modalità Risparmio memoria” è disattivata, invece, le schede inattive continuano a consumare risorse del computer, come se fossero attive. Può non essere un problema se si usa Chrome con poche schede attive. Al contrario, il computer potrebbe dare segni di affaticamento nel momento in cui molte schede del browser sono aperte.
Chrome consente di passare il mouse sopra il titolo di una scheda per vedere la quantità di memoria utilizzata. Inoltre, è possibile personalizzare la “modalità Risparmio memoria” e creare una lista di siti che dovrebbero rimanere sempre attivi, anche quando l’opzione è attivata. In questo modo, è possibile ‘congelare’ solo le schede inattive dei siti meno importanti e lasciare sempre attive le schede non in primo piano da specifici siti.
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