Il bonus Iscro è ormai diventato un ammortizzatore sociale permanente per le partite Iva: come funziona
Anche per il 2024 l’Inps erogherà il cosiddetto “Bonus Iscro”. Si tratta dell’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa che è rivolta esclusivamente ai titolari di partita Iva che hanno registrato fatturati in calo di almeno 12 mila euro. Si tratta di un sussidio che ha una durata pari a 6 mesi il cui importo sarà commisurato ad un quarto dell’ultimo reddito dichiarato. In ogni caso, il bonus non potrà superare gli 800 euro mensili (per sei mesi, totale 4.800 euro).
Come ha spiegato l’Inps in una circolare, la misura in questione sarà erogata fino all’esaurimento dei fondi stanziati che ammontano complessivamente a 16 milioni di euro. Il bonus partite Iva è dedicato a lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps. Una delle condizioni fondamentali per accedere a questo sussidio è l’anzianità della partita Iva che dovrà risultare attiva da almeno tre anni mentre nella precedente versione gli anni richiesti erano almeno quattro.
Il requisito reddituale è fondamentale per l’erogazione del sussidio, La perdita registrata dall’azienda o dal libero professionista non dovrà essere inferiore a 12mila euro. In precedenza il limite era inferiore e ammontava a 8.972,04 euro. Anche il fatturato globale del professionista che richiede il sussidio non dovrà essere inferiore a 12 mila euro e in ogni caso non dovrà essere superiore a quello registrato negli anni precedenti. Dovrà risultare sotto il 70% della media dei due anni precedenti. Un’altra delle condizioni che non potrà mancare è il versamento dei contributi che dovranno risultare in regola. Ch percepisce questa misura dovrà anche impegnarsi a prendere parte a corsi di aggiornamento professionale.
Per stabilire l’importo che il libero professionista andrà a percepire a titolo di Bonus Iscro, la cifra dipenderà strettamente dal reddito dichiarato. L’importo dell’assegno vale un quarto del reddito registrato nell’anno precedente, ma in ogni caso l’importo massimo non potrà eccedere gli 800 euro e l’importo minimo non potrà essere inferiore a 250 euro. Se durante i sei mesi dovessero venire a mancare i requisiti suddetti, il richiedente decade decadrà dal diritto alla percezione del beneficio.
I termini per la presentazione della domanda scadranno il 31 ottobre 2024, quindi c’è ancora un bel po’ di tempo. Una scadenza che si rinnoverà anche i bonus Iscro degli anni a venire. E’ probabile che non ci saranno differenze rispetto al passato per quanto concerne le modalità di erogazione della prestazione.
La richiesta potrà essere effettuata accedendo all’apposita pagina predisposta dall’Inps nel proprio portale ufficiale. In alternativa, per avere i ragguagli sulle modalità di richiesta del Bonus Iscro, si potrà contattare direttamente il Contact Center dell’Inps.
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