E’ ancora difficile riuscire a stanare coloro che creano profili fake sui social network: cosa prevede la legge
Gli account falsi (altrimenti detti profili Fake) possono essere creati per molti motivi diversi. A volte lo si fa proprio per convinzione mentre molte volte è solo uno stratagemma per infastidire gli altri o una persona in particolare. Tuttavia, ci sono ragioni più dannose per cui vengono creati account falsi.
Sono stati creati molti account allo scopo di ingannare vittime senza pretese, portando a una serie di situazioni dannose come il cyberbullismo, la diffusione di disinformazione e l’acquisizione di informazioni sensibili su un obiettivo. Spesso vengono aperti per compiere crimini come truffe, sfruttamento, tratta e rapimento, tra gli altri.
Ci sono molte aziende che stanno lavorando alacremente per escogitare strumenti efficaci in grado di rilevare account e bot falsi. Sebbene attualmente dispongano di alcune precauzioni, come funzionalità di segnalazione, la maggior parte degli account falsi continuano ad operare indisturbatamente perchè non esistono degli strumenti efficaci per eliminarli.
Esistono oggi tecnologie e strumenti sofisticati in grado di mostrare quali foto sono state scattate da altri profili e altri siti web, anche se il creatore dell’account ha utilizzato il ritaglio, il capovolgimento o una versione ricolorata dell’immagine per nascondere il furto dell’immagine. Le aziende che utilizzano queste tecnologie sono in grado di sapere quali account devono essere monitorati senza perdere tempo a sfogliare ore e ore di infiniti profili. Sono strumenti adeguati per proteggere i propri utenti dai danni e fermare lo spam, le truffe e i crimini prima che avvengano.
La legge punisce severamente coloro che gestiscono profili fake. Creare un profilo fake sui social network è un reato penale. Chi crea profili falsi o usa foto di altre persone per indurre terzi in errore è dunque passibile di una condanna penale.
Sono diversi i reati che si commettono quando si crea un profilo falso. Il primo è la sostituzione di persona. Attribuire un falso nome riguarda non tanto il nome o il cognome, quanto l’assunzione di un’identità falsa. Il secondo reato che si può commettere è la diffamazione aggravata, una condotta potenzialmente in grado di raggiungere un numero elevato di persone e l’offesa alla reputazione altrui.
L’altro reato che si può commettere è la violazione della privacy, nel caso in cui venga pubblicata una foto di un’altra persona, oltre alla violazione del diritto d’autore: nel caso in cui l’immagine rubata sia uno scatto d’autore.
Nel momento in cui si scopre che la propria immagine è stata rubata per creare un falso profilo, la prima cosa da fare è una denuncia alla Polizia postale, procurandosi le prove del furto d’identità. Bisogna cercare di individuare l’account del profilo fake facendo uno screenshot del falso profilo e identificare il profilo fake con l’ID. Saranno poi le autorità preposte a provvedere alla rimozione del profilo e ad indagare sugli autori del gesto.
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