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Woolaroo tutela le lingue in via di estinzione grazie al machine learning

Non solo i dialetti sono a rischio di estinzione, poichè alle nuove generazioni poco importa impararli per tramandarli nel tempo, ma ci sono vere e proprie lingue complete che rischiano di scomparire. Come contributo ad evitare questo è nata l’app "Woolaroo", un esperimento pilota di Google Arts & Culture che utilizza il machine learning e il riconoscimento delle immagini di Google Cloud Vision per insegnare e promuovere lingue a rischio di estinzione. Basta scattare una foto e scegliere una lingua per ricevere traduzioni in tempo reale del nome di ogni oggetto presente nella foto.

La lingua caratterizza una zona o una comunità specifica. Le parole che descrivono un concetto o una pratica culturale unici potrebbero non avere una traduzione precisa in un’altra lingua. Secondo l’UNESCO (2010), le lingue sono strategicamente importanti per le persone e il pianeta per via delle relative implicazioni complesse sul piano dell’identità, della comunicazione, dell’integrazione sociale, dell’istruzione e dello sviluppo. Ad esempio, il te reo māori, la lingua indigena di Aotearoa (nome māori della Nuova Zelanda), ha origine da un mondo antico ed è la chiave per comprendere le complessità del mondo māori, come il te taha wairua (mondo spirituale) e il te taha kikokiko (mondo fisico). I cambiamenti del mondo stanno mettendo a rischio il patrimonio di lingue quali lo yugambeh e la lingua dei māori, oltre a grecanico, yiddish, creolo della Louisiana, nawat, siciliano, tamazight, yang zhuan e rapa nui.

Rory O’Connor, CEO dello Yugambeh Museum, ha dichiarato "Quando ero piccolo ci potevamo sedere intorno al fuoco oppure gli anziani ci portavano a passeggiare sulla riva di un fiume. Ora non abbiamo più queste occasioni". O’Connor si dice però ottimista riguardo alle nuove opportunità di condividere una lingua e una cultura.

Le tecnologie recenti possono aiutare a fornire un modo educativo e interattivo per promuovere l’apprendimento e la conservazione delle lingue. Con Woolaroo è sufficiente fotografare un oggetto con il telefono per veder comparire le parole aborigene che lo descrivono.

Esempi di utilizzo di Woolaroo

Fondamentale per le comunità indigene è che Woolaroo permette di aggiungere, modificare ed eliminare completamente le voci archiviate, così se le persone di una comunità che parla una di queste lingue, anche se solo poche parole, possono dare il loro contributo ad espandere gli elenchi di Woolaroo.

E’ possibile scoprire di più du "Woolaroo" nell’app Google Arts & Culture per iOS e Android e all’indirizzo g.co/woolaroo. 

Simone Ziggiotto

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