Apple prevede di limitare la funzione di chiamata di iOS alle app di messaggistica istantanea per evitare che possano raccogliere dati utente durante l’esecuzione in background. E’ quanto riportato dal The Information (via The Verge).
Al momento, l’API VoIP PushKit di iOS viene usata da app come Facebook Messenger e WhatsApp in background per avviare le chiamate più velocemente ma anche per svolgere altre attività non correlate alla chiamata vocale, come la raccolta di dati, ha riferito il The Information. Di conseguenza, Apple avrebbe deciso di impedire questo rendendo l’API utilizzabile in background solo per le chiamate via Internet.
Da quanto appreso, Facebook Messenger e WhatsApp utilizzano lo strumento di sviluppo Apple come soluzione alternativa alle restrizioni del sistema operativo iOS per eseguire funzionalità in background mentre non viene utilizzata dall’utente. Stando al The Information, i permessi per le chiamate VoIP vengono usati da WhatsApp, per gestire la crittografia end-to-end mentre da Snapchat e WeChat per scopi diversi dalle chiamate vocali.
"Per essere chiari, stiamo utilizzando l’API VoIP PushKit per offrire un’esperienza di messaggistica privata di livello mondiale, non allo scopo di raccogliere dati", ha dichiarato un portavoce dell’azienda Facebook al The Information.
La società di Cupertino con questo cambiamento vuole andare a proteggere meglio la privacy dei propri utenti, impedendo alle applicazioni di raccogliere dati di nascosto, senza che gli utenti ne abbiano concesso l’autorizzazione esplicita.
Che la Apple stia puntando sulla privacy per i propri clienti non è in dubbio. La piu’ recente versione del sistema operativo iOS, la numero 13 che sarà disponibile pubblicamente da settembre, introduce un nuovo modo più privato per accedere in modo semplice e rapido a app e siti web: ‘Accedi con Apple‘. Al posto di utilizzare un account social o compilare moduli, verificare indirizzi email o scegliere password, consente di utilizzare il proprio ID Apple per l’autenticazione, con Apple che si occupa di proteggere la privacy fornendo agli sviluppatori un ID casuale univoco. Anche nei casi in cui gli sviluppatori scelgono di chiedere un nome e un indirizzo e-mail, gli utenti hanno l’opzione di mantenere privato il proprio indirizzo e-mail e di condividere un unico indirizzo e-mail generato casualmente. Durante l’annuncio dello strumento, Apple ha tenuto a precisare che non utilizza ‘Accedi con Apple’ per profilare gli utenti o la loro attività nelle app.