Facebook ha introdotto le ‘Reazioni‘ lo scorso anno, delle emoji che servono agli utenti per esprimere il proprio stato emotivo nel momento in cui mettono ‘Mi Piace’ sui contenuti. Ora, dopo alcune settimane di test, Facebook ha introdotto questa funzione dentro la sua app di messaggistica istantanea, Messenger. Oltre alle Reazioni, Facebook il 23 marzo ha introdotto un’altra funzionalità in Messenger per "migliorare le conversazioni di gruppo per renderle più divertenti e utili", si legge nel blog di Facebook: Mentions.
Le Reazioni ai messaggi di Messenger sono la capacità di reagire a un singolo messaggio con una specifica emozione, mostrando in modo rapido come ci si sente una volta letto un determinato messaggio. Ad esempio, se si riceve un messaggio con una bella foto di una persona che abbraccia il suo cane, si potrebbe rispondere con la reazione del cuore. Oppure, se con qualcuno si sta cercando di organizzare la serata, si potrebbe facilmente rispondere con un ‘sì’ premendo sul pollice in giu’, oppure con un ‘no’ premendo sul pollice in giu’..
Come funzionano le reazioni in Messenger? Quando si tocca un messaggio in una conversazione di chat, è possibile toccare il pulsante relativo ad una emoji di reazione. Se la conversazione è di gruppo, tutti coloro che vi partecipano possono vedere le reazioni degli altri utenti.
Facebook aveva confermato che stava testando questa nuova funzionalità a TechCrunch nei giorni precedenti il lancio ufficiale, dichiarando al sito che "Stiamo sempre testando nuovi modi per rendere Messenger più divertente e coinvolgente. Si tratta di un piccolo test che permette alle persone di condividere una emoji che rappresenta meglio i loro sentimenti in un messaggio."
Da segnalare una diversità tra le reazioni previste in Messenger e le reazioni nel News Feed in Facebook: nel primo caso è presente l’emoji del pollice in giu’, quindi utile per dire che ‘questo messaggio non mi piace’ mentre nel feed delle notizie in Facebook non è presente questa opzione.
Sono un totale di sette le reazioni disponibili in Messenger: faccina con cuori al posto degli occhi; faccina sorridente; faccina sorpresa; faccina che piange (tristezza), faccina arrabbiata, pollice in su, pollice in giu’.
Il ‘pollice in giu’ deve essere visto più come un pulsante "no" ad esempio per quando, in una chat di gruppo, ci si organizza tra amici per fare qualcosa assieme, quindi vuole essere la "sperimentazione per vedere se una reazione puo’ essere utile per la logistica veloce e di voto". Ecco spiegato perchè il simbolo è presente in Messenger e no in Facebook, anche se probabilmente gli utenti lo vedranno come un pulsante per esprimere il ‘non mi piace’.
Le Reazioni in Messenger
Le Reazioni in Messenger
E’ possibile vedere come le persone hanno reagito ad un messaggio nell’angolo inferiore del messaggio. Nel caso delle chat di gruppo, nell’angolo inferiore del messaggio vengono mostrate le reazioni ricevute con il numero che indica quante persone hanno reagito in quel determinato modo. Toccando una reazione vengono elencati i membri della chat che hanno reagito in quel modo.
Quando qualcuno reagisce ad un messaggio inviato, si vedrà una piccola animazione quando si sta guardando la conversazione. E, se non si dispone di Messenger aperto, si riceve una notifica che consente di sapere chi ha reagito al messaggio e come.
Le reazioni in Messenger possono essere utilizzati per commentare qualsiasi messaggio – testo, adesivi, video, GIF e anche altre emoji.
Facebook ha introdotto le Reazioni nel suo social network quasi un anno fa, e da allora risultano oltre 300 miliardi le reazioni inviate finora dagli utenti. Il simbolo del "Cuore" è il più utilizzato, rappresentando oltre metà di tutte le reazioni condivise. In Messico, Cile, e Suriname (una repubblica dell’America meridionale) risulta che sono state condivise il maggior numero di reazioni per utente.
L’obiettivo di Facebook è naturalmente quello di mantenere il piu’ possibile le persone all’interno delle sue app, e introdurre le Reazioni in Messenger potrebbe essere un modo per fare questo, oltre che per portare una funzionalità che sembra piacere all’interno del social network anche nella piattaforma di messaggistica istantanea.
Come scritto sopra, non solo le Reazioni sono state introdotte in Messenger: anche le Menzioni.
Le Menzioni in Messenger
Con Mentions, è possibile avvisare subito un partecipante di una conversazione di gruppo che c’è un messaggio che attende una sua risposta. Quando un partecipante viene menzionato, riceve una notifica. Solo le persone che partecipano alla conversazione di gruppo possono essere menzionate in un messaggio, ed è possibile disattivare le notifiche di Mentions in qualsiasi momento.
Per citare qualcuno all’interno di una conversazione di Messenger, serve digitare il simbolo “@” o iniziare a digitare le prime lettere del nome o il nickname della persona che si desidera comunicare e selezionare il contatto dalla lista che compare. Quando il messaggio viene inviato, la parte del testo con la menzione viene evidenziata cosi’ gli altri nel gruppo possono vedere la menzione. Quando una persona viene menzionata, invece di limitarsi a vedere che qualcuno ha risposto nella conversazione, lui o lei riceverà un nuovo tipo di notifica per essere informato di essere stato menzionato da qualcuno. In questo modo, diventa piu’ rapido entrare nella conversazione per rispondere alla domanda di qualcuno o dare una risposta.
Le Menzioni in Messenger
Tutti nella conversazione possono vedere le menzioni e ognuno ottiene una notifica che un nuovo messaggio è stato condiviso nella chat come prima, ma solo la persona menzionata nella conversazione di gruppo riceve una notifica che gli dice di essere stato menzionato. È possibile scegliere di disattivare queste notifiche in qualsiasi momento nelle impostazioni dell’app.
Le Reazioni e Mentions vengono rese disponibili anche per Chat Work in Workplace, la piattaforma di comunicazione globale di Facebook per permettere alle organizzazioni di collaborare meglio. Entrambe le caratteristiche sono in distribuzione dal 23 marzo a livello globale.