A distanza di circa 1 mese dalla pubblicazione negli app store ufficiali, Pokemon Go può già vantare su ben 200 milioni di dollari di fatturato.
Nonostante l’applicazione sia gratuita, presenta come saprete degli acquisti in-app, da pochi centesimi a decine di euro a seconda di quanti PokeCoins volete acquistare.
Moltiplicando questi acquisti anche di scarso importo per milioni di giocatori e milioni di sessioni di gioco, il conto è stratosferico: 200 milioni di dollari nel primo mese.
La diffusione di Pokemon Go è appena agli inizi. Sono circa 100 milioni i download tra Android e iOS. Solo di recente la sua disponibilità è arrivata in Sud America e in Asia.
Se mantenesse questo ritmo potrebbe polverizzare i risultati straordinari raccolti prima da Candy Crash e poi da Clash of Clans nel medio periodo.
Revenue generate da Pokemon Go a confronto
Il confronto nel primo mese vede già Pokemon Go in netto vantaggio. Nel primo mese di lancio, Clash of Clans aveva generato 125 milioni di dollari di revenue mentre Candy Crush appena, per modo di dire, 25 milioni.
Guardando il grafico degli incassi possiamo notare che dalla pubblicazione in Giappone avvenuta lo scorso 18 Luglio, le entrate sono schizzate alle stesse.
Il Giappone come forse saprete è la patria dei Pokemon dove sono considerati una vera e propria icona.
Secondo quanto dichiarato dalla società di analisi Needham, Pokemon Go potrebbe generare fino a 3 miliardi di dollari di revenue entro i prossimi 2 anni unicamente dai sistemi iOS che sono circa il 30% scarso del mercato.
Pokemon Go offre diversi acquisti in app. Il tutto passa per una moneta interna denominata PokeCoins.
I PokeCoins si possono guadagnare nel gioco tramite bonus oppure acquistare direttamente dallo shop.
Una volta incassati PokeCoins sarà possibile acquistare Pokeball, Incenso, Uova fortunate e upgrade di diverso tipo.
Il prezzo delle PokeCoins varia da poco meno di 1 euro per 100 monete a quasi 100 euro per 14.500 monete.
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