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Google Allo, nuova app di messaggistica

Come la maggior parte delle applicazioni di messaggistica, Allo di Google serve a chattare con altri contatti. Non mancano emoji e la possibilità di condividere praticamente ogni tipo di contenuti – foto, Youtube, e altro ancora. In particolare, Allo integra un editor di foto, quindi se stiamo per condividere una fotografia in una chat possiamo prima aggiungere del testo a mano libera o applicare filtri o adesivi sull’immagine.

Oltre all’editor di foto integrato, un’altra caratteristica di Allo è chiamata Smart Reply, che utilizza po’ la tecnologia di machine learning dell’assistente Google Asisstant per suggerire risposte automatiche. Per esempio, se qualcuno dice "andiamo a cena più tardi?" l’assistente suggerisce automaticamente risposte veloci come "Sono occupato!" oppure "Va bene!" cercando di anticipare quello che l’utente vuole rispondere. Pertanto, piu’ si utilizza l’app e questa funzione, piu’ l’assistente si adatta all’utente e migliori suggerimenti di risposte rapide fornirà in futuro.

Google Assistant in Allo funziona in modo simile ai chatbot adottati da Facebook in Messenger. Per esempio, se si scrive di volere mangiare una pizza per cena, una Smart Reply mostrerà automaticamente il suggerimento di prenotare presso una pizzeria vicina.

Google Allo

Un’altra caratteristica dell’app è la possibilità di dare importanza ad un messaggio. Questo significa che prima di premere su ‘invia’ possiamo decidere la grandezza del testo – se vogliamo marcare un messaggio o far sembrare che stiamo ‘urlando’ qualcosa di molto importante, si puo’ aumentare l’altezza del testo, mentre se si vuole dire qualcosa di poco importante o ‘sussurrare’ qualcosa, si puo’ rimpicciolire il testo.

Google Allo viene anche lanciato con un gioco chiamato Emoji Games che consiste nell’indovinare il titolo di un film riconoscendo la stringa di emoji suggerite. Per esempio, se l’app propone l’emoji di un Re affiancata da degli Anelli, la risposta sarà ‘Il Signore degli Anelli’.

Facebook ha già 1 miliardo di utenti in WhatsApp ed è prossima ad avere un miliardo di utenti di Facebook Messenger. C’è spazio per Google con Allo? Gli utenti decideranno se questa ennesima applicazioni di messaggistica potrà avere un suo spazio nel mercato.

Come molte altre piattaforme moderne di messaggistica mobile, Allo richiede agli utenti di registrarsi con i loro numeri di telefono, piuttosto che indirizzi e-mail, e popola l’elenco dei contatti proprio come Whatsapp: cerca tra i numeri di telefono salvati sul telefono quelli che hanno gia’ un account Allo.

Disponibilità. Allo è disponibile dal 21 settembre dopo che Google ha aperto le pre-registrazioni il 16 Agosto per gli utenti Android interessati. Allo è ora disponibile sia per dispositivi iOS che Android.

Google Allo

Non bastano tutte le applicazioni che gia’ esistono nel panorama mobile oggi? Per Google a quanto pare no, altrimenti non avrebbe annunciato Allo, una nuova applicazione di messaggistica che va a competere contro Whatsapp, Messenger, WeChat, Line, e molte altre. Google Allo è stata annunciata il 18 maggio nel corso del primo keynote della annuale conferenza per gli sviluppatori Google I/O a San Francisco, e il 16 Agosto 2016 sono state aperte le pre-registrazioni sul Play Store per essere tra i primi a poter scaricare, installare e usare l’app non appena sarà rilasciata dal colosso di Mountain View. La distribuzione ufficiale è iniziata il 21 settembre.

Google Allo sembra piu’ simile a Messenger di Facebook rispetto ad altri app di instant messaging, e si integra con il nuovo assistente virtuale chiamato Google Assistant (un aggiornamento di Google Now, che risponde sempre al comando vocale ‘Ok Goole’) dotato della tecnologia di apprendimento automatico. Come Erik Kay, un tecnico di Google, ha ricordato sul palco di I/O 2016, Allo è un’applicazione intelligente di messaggistica che "impara nel corso del tempo" per rendere le conversazioni più facili e più produttivo. Google Assistant, infatti, è in grado di riconoscere il linguaggio naturale e, con l’aiuto del machine learning, migliora nel tempo imparando le preferenze di un utente.

Google Allo

Simone Ziggiotto

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