Smartphone, 15 per cento consumano batteria e traffico dati caricando pubblicita’ nascosta

Circa 5mila applicazioni Android, iOS e Windows possono danneggiare inserzionisti ed utenti caricando annunci promozionali invisibili sullo smartphone, aumentando artificialmente il numero di visualizzazioni e consumando batteria e fino a due gigabyte di dati di connessione al giorno.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Quasi il 15% di tutte le applicazioni per smartphone (circa 5mila) Android, iOS e Windows possono furtivamente caricare annunci promozionali invisibili all’utente che aumentano artificialmente il numero di visualizzazioni ai danni degli inserzionisti e possono consumare fino a due gigabyte di dati di connessione al giorno per caricare immagini e video che possono anche non essere realmente visti dall’utente ai danni di quest’ultimo. E’ quanto rivela uno studio pubblicato da Forensiq.

Come riportato dal blog Mashable, queste applicazioni possono avviarsi in automatico in background e consumare batteria e scambiare dati con la rete, anche quando l’utente non sta utilizzando l’applicazione.

L’azienda ha tratto le sue conclusioni da un’analisi di oltre 16 miliardi di visualizzazioni su 12 milioni di dispositivi. I danni sono anche carico degli inserzionisti che dovrebbero pagare solo per gli annunci che gli utenti realmente vedono e non per quelli che rimangono nascosti: per questo si è stimata una perdita di un miliardo di dollari nel 2015. Il danno per gli utenti è il consumo eccessivo della batteria e il consumo dei dati della propria offerta dati sottoscritta con l’operatore.

Forensiq ha utilizzato un algoritmo che registra i comportamenti automatizzati delle app, quelli non eseguiti dagli utenti, come l’eccessivo numero di visualizzazioni o la connessione a diverse piattaforme poco tempo. Questo genere di applicazioni sono in grado di generare traffico attraverso le principali piattaforme di scambio di banner pubblicitari, con oltre 1100 connessioni al minuto.

I programmi nascosti al loro interno simulano click casualmente, incrementando il numero di visualizzazioni dei banner, e connettono il telefono alla pagina degli inserzionisti senza che l’utente lo sappia, consumando banda.

"Volevamo mostrare al pubblico quanto palese ed evidente e dolorosa è tutta questa frode – non solo per gli inserzionisti che pagano per gli annunci che non si vedono, ma anche per le persone che utilizzano queste applicazioni sui loro dispositivi che hanno una larghezza di banda e batteria limitate," ha detto Mike Andrews a Mashable.

"Non sappiamo esattamente in quanti sono coinvolti, ma sicuramente molte persone ne beneficiano", ha detto il CEO e fondatore di Forensiq, David Sendroff.

I ricercatori per proteggere il consumo dei dati ed evitare un consumo eccessivo della batteria dello smartphone consigliano agli utenti di controllare nelle apposite sezioni quali sono le app che consumano più dati e quelle che consumano più batteria, così da capire e decidere se è il caso di disinstallarle dal telefono.

Impostazioni privacy