Telegram è diventata la piattaforma preferita degli hacker e i malintenzionati: andiamo a scoprire i motivi
Da diversi anni ormai, Telegram è diventato un terreno di caccia per hacker e truffatori. Sempre più spesso, chi è avvezzo all’applicazione, può imbattersi in varie tipologie di canale a sfondo illecito. Troviamo infatti canali che, con grande facilità, trasmettono contenuti pornografici, pedopornografici, legato alle truffe per gli acquisti online o con ipotetiche monete digitali. Perché tutto ciò con grande facilità, senza peraltro nessun contrasto?
Nella realtà dei fatti, qualunque hacker o malintenzionato ha un gioco più semplice su Telegram. La piattaforma è anzitutto più semplice del dark web, cui bisogna entrare attraverso precise coordinate e soprattutto bisogna saper navigare nei motori dell’illecito. Sulla piattaforma di messaggistica istantanea concorrenziale a WhatsApp, la situazione si è semplificata e non poco.
Telegram non chiede i dati personali di chi s’iscrive dentro la piattaforma, permettendo così agli hacker – e i malintenzionati – di accedervi senza grossi problemi. Vi è anche un altro vantaggio, non indifferente nelle attività illecite: si possono pubblicare potenzialmente i materiali del dark web – pornografia e pedopornografia in primis – solo creando un banale canale Telegram, peraltro accessibile con grande facilità a ogni persona.
Le attività criminali che prendono piede su Telegram sono molteplici. Le più diffuse sono le attività di sexting, dove utenti – donne e uomini – si prostituiscono vendendo dei propri materiali hot a prezzi spesso irrisori. Tale piattaforma, col passaparola, permette anche di organizzare appuntamenti dal vivo con i potenziali clienti, in un giro che può diventare anche nazionale in un caso come l’Italia.
Sulla stessa scia, i pedofili hanno trovato un modo per reperire e comprare materiale di bambini abusati attraverso questo sistema. Senza più accedere nel dark web, ci sono purtroppo canali appositi aperti proprio con questo terribile scopo. Va detto, per precisione, che almeno in questo caso Telegram ha chiuso numerosi canali a sfondo pornografico e pedopornografico. Uno sforzo comunque ancora non completamente risolutivo, poiché gli stessi contenuti sono ripubblicati poco dopo in un nuovo canale con altro nome ma con lo stesso scopo.
Dopo la dimensione delle perversioni attorno alla sfera sessuale, non bisogna dimenticare quella legata agli hacker. Qui si fanno circolare truffe online per svuotare i conti bancari degli utenti, ma soprattutto si possono coordinare cyberattacchi di gruppo contro piattaforme di Stato. Anche qui, tutto con grande facilità e permettendo l’ingresso di hacker meno esperti del dark web e avvicinati da poco al terrorismo informatico.
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