TikTok ha lanciato in alcuni paesi europei la sua nuova app ‘Lite’ con la quale offre delle ricompense agli utenti maggiorenni che svolgono determinate attività in-app. La Commissione UE vuole far luce su questo programma perché teme possa creare dipendenza e mettere a rischio la salute mentale degli utenti.

TikTok Lite, l’app che ricompensa chi guarda video su TikTok
TikTok Lite non è una applicazione che si può trovare effettuando una ricerca nel Google Play Store o nell’Apple App Store. Effettuando una ricerca più approfondita, tramite il motore di ricerca Google, si possono trovare le app ‘TikTok Lite – Save Data‘ e ‘TikTok Lite‘ da considerarsi però come delle versioni ‘leggere’ dell’app principale TikTok, progettate per funzionare richiedendo meno risorse allo smartphone. Stando a quanto riferito dalla Commissione europea, tuttavia, in Francia e Spagna per utenti con più di 18 anni di età ha debuttato in questo mese di Aprile 2024 la nuova applicazione ‘Twitter Lite’ che dà accesso al programma di ricompense ‘Task and Reward Lite‘ che premia gli utenti in base alla loro attività in-app.

La richiesta di informazioni della Commissione europea
A preoccupare la Commissione europea è proprio questo meccanismo per cui TikTok incentiva gli utenti ad intrattenersi ancora di più sulla piattaforma, soprattutto per guardare video. Non a caso, nella sua comunicazione la Commissione scrive proprio:
“Si tratta del potenziale impatto del nuovo programma ‘Task and Reward Lite’ sulla tutela dei minori, nonché sulla salute mentale degli utenti, in particolare in relazione alla potenziale stimolazione di comportamenti di dipendenza. .”
La Commissione UE ai fornitori di TikTok ha dato tempo 24 ore per condividere la valutazione dei rischi sul potenziale impatto sugli utenti del nuovo programma di ricompense. Inoltre, ha dato tempo fino al 26 aprile 2024 per fornire ulteriori informazioni in merito a questo programma, in particolare sulle misure messe in atto per attenuare i potenziali rischi.
Una volta ottenute tutte le informazioni richieste da TikTok, la Commissione le analizzerà ed effettuerà tutte le sue valutazioni del caso per decidere il da farsi. Il fornitore della piattaforma dovrà fare attenzione alle informazioni che condividerà con la Commissione, la quale potrebbe decidere di imporre sanzioni qualora ricevesse delle informazioni sbagliate, incomplete o diversive ai sensi dell’articolo 74, paragrafo 2, della DSA.