Sul telefono siamo portati ormai ad avere tantissime app. Alcune di queste possono tracciare i nostri movimenti, cedendo poi i dati privati a terze parti. Si può evitare tutto questo: nell’articolo spieghiamo tutto nel dettaglio.
Smartphone, tablet, PC sono i dispositivi che ormai usano tutti per navigare su internet. Anche coloro che hanno un po’ meno dimestichezza con la tecnologia hanno imparato a utilizzare questi prodotti per accedere al web. Tuttavia proprio chi è più inesperto può cadere vittima delle tante truffe che circolano online. Molto spesso, infatti, i cybercriminali riescono ad aggirare anche i più efficaci sistemi di protezione e vanno a colpire soprattutto gli utenti meno preparati. Tra i tanti allarmi che lanciano gli esperti di sicurezza c’è soprattutto l’invito a non scaricare applicazioni poco affidabili.
Non è raro, infatti, che sul Google Play Store o sull’App Store vengano individuate app che all’apparenza sembrano normali, ma che in realtà sono degli strumenti usati dagli hacker per diffondere malware e avere così accesso ai dati sensibili degli utenti. Ma non è tutto, perché negli ultimi tempi sono finite nel mirino anche tutte quelle applicazioni che tracciano la posizione degli utenti, con il rischio che venga anche condivisa.
App che spiano le nostre mosse: il report dettagliato
Ma quali sono queste app che spiano ogni nostra mossa? Bisogna fare attenzione soprattutto alle app di fitness e salute. Questi strumenti sono in realtà molto utili per mantenere un certo benessere fisico e preservare la propria salute. Basti pensare che queste app riescono a monitorare il battito cardiaco, così come la qualità del sonno. In più tengono aggiornato l’utente sui progressi compiuti con i vari allenamenti.
Tuttavia queste applicazioni fanno anche del tracciamento. Ad esempio immagazzinano dati sui nostri spostamenti, sia a piedi che con i vari mezzi (bici, ecc). Se si scaricano app poco affidabili il rischio è che questi dati privati vengano ceduti a terze parti.
Gli utenti devono poi fare attenzione anche alle app social, come Facebook e Instagram, e alle app di messaggistica come WhatsApp. Anche queste, infatti, hanno delle funzioni che permettono il tracciamento della posizione dell’utente.
Puoi negare gli accessi per bloccare il tracciamento
Infine, anche app come Google Maps e Apple Maps hanno accesso ai dati sulla posizione. Il timore è sempre quello, ovvero che le applicazioni in questione possano cedere le informazioni private a terzi. In questo caso, però, gli utenti possono negare gli accessi (basta andare su Impostazioni).
Proprio questo è uno dei metodi migliori per evitare di essere tracciati. In alternativa il consiglio è sempre quello di dotarsi di un ottimo antivirus che ha tra le caratteristiche anche quella di difendere gli utenti dal tracciamento delle app.