Kim Rozenfeld, un dirigente responsabile della programmazione di contenuti originali di Apple TV Plus, il nuovo servizio di video streaming su abbonamento di Apple disponibile dall’1 Novembre, ha lasciato il suo ruolo in azienda a meno di due settimane dal debutto del servizio. E’ quanto hanno riferito Deadline e The Hollywood Reporter.
Come parte di questa ‘riorganizzazione interna dei ruoli’, il lavoro di Rozenfeld se lo divideranno Matt Cherniss, l’ex capo di WGN America che sovrintende lo sviluppo di script per Apple, e il capo dei documentari Molly Thompson. Rozenfeld, arrivato in Apple nel 2017 da Sony Pictures TV, ha comunque firmato un accordo di collaborazione con Apple per la sua azienda Half Full Productions. In precedenza, Rozenfeld è stato produttore di ABC Studios e 20th Century Fox TV.
Nel frattempo, il lancio dei primi show originali di Apple su Apple TV Plus – The Morning Show, See, Dickinson e For All Mankind – sembra essere avvenuto con un entusiasmo ‘contenuto’ da parte del pubblico. Le recensioni delle prime serie non sono elogiano – ma nemmeno bocciano del tutto – queste produzioni, sono nella media classificate come ‘buone’. Attenzione che Apple non ha rilasciato informazioni ufficiali su quanto sono stati visti inizialmente i contenuti, e forse mai lo farà, possiamo pero’ presumere che il lancio poteva essere gestito meglio, e ora spieghiamo perchè.
Le produzioni sono interessanti, almeno dai trailer ufficiali. Apple TV Plus è disponibile al lancio su molti dispositivi ma non abbastanza, quindi il bacino di potenziali utenti è ristretto. L’accesso al servizio è possibile tramite l’app Apple TV, che si trova su alcuni smart tv di Samsung (ancora non si sa quando l’app arriverà sui televisori di Sony, Lg e Vizio), sui set-top-box Apple TV (ottimo ma non molto diffuso), e sulle chiavette di streaming alimentate dalle piattaforme Roku TV e Amazon Fire TV. Compatibili con Apple TV+ sono anche iPhone, iPad e Mac di Apple ma davvero ci si puo’ mettere a guardare serie tv da kolossal, come See, su un dispositivo da 6 pollici?. Apple TV+ si potrebbe guardare anche su PC tramite browser web, ma di nuovo la maggior parte delle persone non hanno l’hardware adatto per poter fruire dei contenuti in alta qualità. Già solo l’app Apple TV per dispositivi Android con la compatibilità di Chromecast potrebbe espandere il bacino non di poco, o almeno l’app per Android TV.
Apple dovrebbe seriamente considerare di portare l’app Apple TV su piu’ piattaforme, l’esclusiva Samsung su smart TV è servita a poco, Apple ci ha solo che rimesso.
Ci sarebbe anche un’altra considerazione da fare, riguardo il presunto interesse contenuto degli show di Apple TV+. Le prime serie originali sono state lanciate con la disponibilità dei primi tre episodi, seguiti poi da un nuovo episodio ogni settimana: nell’era del binge watching (che significa guardare un episodio dietro l’altro), ci sono persone che ancora prima di iniziare uno show guardando il suo pilota attende la disponibilità on demand di tutti gli episodi.
Non si puo’ parlare di flop di Apple TV+. Apple non poteva lanciare 100 nuovi contenuti nel day-one, il piano è di rendere disponibili nuovi contenuti ogni mese. L’app Apple TV arriverà in piu’ dispositivi, si inizierà a parlare di piu’ del servizio e quindi gli abbonati inizieranno ad aumentare. Apple Music, ricordiamo, all’inizio non sembrava che potesse competere con Spotify, e invece il servizio di streaming musicale di Apple oggi conta oltre 60 milioni di abbonati.
A Apple bisogna fare un plauso per la qualità dei contenuti, con video a bitare elevato e in qualità massima 4K HDR/Dolby Vision e audio anche in Dolby Atmos.
Ricordiamo che – per un periodo limitato – chi compra un nuovo iPhone, iPad, Apple TV, Mac o iPod touch ha diritto a un anno gratis di Apple TV+. Inoltre, ricordiamo che chi ha un dispositivo con l’app Aple TV puo’ guardare gratis i primi episodi delle serie Apple Original.
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