Intel potrebbe diventare il fornitore esclusivo di chip in banda base per i nuovi modelli di iPhone a previsti al debutto nella seconda metà del 2018. Se confermata questa previsione dell’analista Ming-Chi Kuo di KGI Securities (via Macrumors) si tratterebbe di un cambiamento importante per i melafonini della Apple, fino ad oggi alimentati da moduli LTE prodotti da Qualcomm.
L’analista nei mesi scorsi aveva previsto da Intel una fornitura dei chip in banda base per un rapporto 70 percento / 30 per cento rispettivamente da Intel e Qualcomm per i nuovi melafonini in arrivo alla fine di quest’anno, ma la previsione è stata rivista in favore di Intel, che potrebbe diventare l’unico fornitore di questi moduli.
La previsione di Kuo non è assolutamente una sorpresa, è una conseguenza della scoperta che Qualcomm negli anni passati ha pagato Apple per l’utilizzo dei propri chip negli iDevices. All’inizio di quest’anno, il noto produttore di chip è stato anche multato per 997 milioni di euro dalle autorità europee per aver "abusato della sua posizione dominante sul mercato dei chipset LTE".
Secondo Kuo, anche se Intel avrà l’esclusiva dei chip per i dispositivi Apple nuovi di quest’anno non è detto che il prossimo anno le cose cambieranno ulteriormente, poichè "Apple preferisce in genere diversificare la propria catena di approvvigionamento".
Apple è un importante cliente per Qualcomm, che in qualche modo dovrà trovare delle soluzioni per rimediare alle entrate che non arriveranno piu’ dalla società di Cupertino in veste di suo fornitore di chip in banda base (i chip che consentono a smartphone e tablet di connettersi alle reti cellulari e sono utilizzati sia per la trasmissione di voce che di dati).
Qualcomm risulta oggi essere il più grande fornitore al mondo di chip in banda base ma ci sono altri produttori di chip attivi in questo mercato, tra cui Intel, un partner a cui Apple avrebbe voluto affidarsi in passato se non fosse stato per la condizione di esclusività imposta da Qualcomm.
Dal rapporto della Commissione UE dal caso sopra citato è infatti emerso che, nel 2011, Qualcomm ha firmato un accordo con Apple con il quale si è impegnata ad effettuare pagamenti significativi alla società di Cupertino a condizione che quest’ultima utilizzasse esclusivamente chipset Qualcomm nei suoi dispositivi "iPhone" e "iPad". Nel 2013, la durata dell’accordo è stata prorogata fino alla fine del 2016. Ora che è scaduto il contratto, Apple è libera di scegliere il fornitore che preferisce per i chip in banda da utilizzare nei suoi iPhone e iPad.
In una precedente nota, Kuo ha riportato che esistono dei chip in banda base di Intel che sono migliori dei chip utilizzati da Apple nei suoi recenti dispositivi, tra cui il modem XMM 7560 di Intel che supporta la tecnologia MIMO 4×4 mentre iPhone 8, iPhone 8 Plus e iPhone X montano un chip di Qualcomm ‘limitato’ al supporto della tecnologia 2×2 MIMO.
La sfida dei produttori di chip in banda base è oggi quella di garantire velocità su reti LTE sempre maggiori, in vista della disponibilità della nuova rete di quinta generazione 5G attualmente in fase di sperimentazione in diversi paesi e quasi pronta per il lancio commerciale.
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