Secondo indiscrezioni, il colosso della musica in streaming Spotify potrebbe iniziare a rendere disponibili le nuove uscite discografiche solo agli utenti abbonati, limitando per un certo periodo di tempo la disponibilità di alcuni album non rendendoli disponibili agli utenti che utilizzano la versione free del servizio. Oggi piu’ o meno tutti i servizi di streaming di musica offrono lo stesso catalogo, dunque la ‘guerra’ viene fatta sui servizi connessi – come le playlist proposte, consigli musicali, radio, ecc – oltre che sulla qualità. Mentre Spotify sta lavorando nel rendere disponibile la stessa qualità del CD per i suoi abbonati, torniamo sulle esclusive musicali, perchè vi siete mai chiesto quanto sarebbe disposte a pagare le società dietro a TIDAL, Spotify o Apple Music per riuscire a non rendere un album disponibile ai servizi concorrenti per averlo in esclusiva per alcune settimane o mesi? Per la prima volta possiamo farci un’idea in tal senso.
Spotify offre l’abbonamento free che permette di ascoltare musica gratis in cambio dell’ascolto di pubblicità, un modello di utilizzo chiamato freemium che Apple Music e TIDAL non hanno adottato: in questi ultimi due o si paga o non si ascolta. Ci sono alcune etichette discografiche contrarie alla politica di Spotify, e negli ultimi mesi hanno preferito firmare accordi di esclusiva con Apple Music o Tidal di Jay Z. Questo tipo di esclusive hanno portato, per esempio, TIDAL ad avere l’esclusiva per alcune settimane di alcuni album in streaming. Nel 2016, gli ultimi album di Rihanna, Drake, Beyoncé, Kayne West, Chance the Rapper, e Frank Ocean sono arrivati prima su TIDAL o Apple Music, poi su Spotify. Non sappiamo quanto TIDAL abbia pagato gli artisti, ma questi nomi sono non a casa coloro che fanno parte del gruppo di artisti che si sono impegnati a far crescere TIDAL quando il servizio è stato lanciato, quindi potrebbe far parte del contratto il fatto di proporre prima su TIDAL alcuni loro nuovi album.
Per la prima volta, tuttavia, sappiamo quanto Apple ha pagato un artista per avere in esclusiva per il suo Apple Music un album per un paio di settimane. Infatti, come riportato dal sito The Fader, Chance The Rapper in una serie di tweet ha detto che in cambio di pubblicità e due settimane di diritti esclusivi di streaming è stato pagato mezzo milione di dollari da Apple.
"Voglio chiarire le cose", Chance ha scritto su Twitter prima di rivelare che Apple gli ha dato 500.000 dollari per poter offrire ai suoi abbonati per due settimane il suo album Coloring Book in esclusiva. Il rapper ha voluto chiarire, semre su Twitter, che "E’ stato l’estensione del mio contratto, dopo 2 settimane era su SoundCloud gratuitamente. Ho bisogno di soldi e sono tutti brava gente laggiù."
Chance dice di essere un artista indipendente, così ha condiviso queste informazioni per "rimanere trasparente" del suo rapporto con lo streaming di musica. Chance ha scritto che, fino a quando si lavora con le persone giuste, che pagano, e mantengono la tua integrità, gli artisti non dovrebbero giustificare se hanno delle collaborazioni.
Le esclusive potrebbero essere nocive per l’industria musicale, perchè è difficile credere che i consumatori vadano ad abbonarsi a servizi sempre diversi – 1 mese Spotify, poi un paio di mesi Apple Music, poi un altro mese TIDAl, e cosi’ via – perchè l’utente avrebbe sempre cataloghi diversi in ciascun servizio e poi, diciamolo, è una rottura disattivarsi da un servizio per attivarne un altro ogni volta. E’ piu’ logico pensare che un utente resti fedele al servizio che risponde meglio alle proprie esigenze, e anche se un altro servizio avesse un album in esclusiva per poche settimane, attenderà la fine del periodo dell’esclusiva per poterlo ascoltare. I servizi musicali dovrebbero concentrarsi nel diversificarsi dalla concorrenza per altri aspetti, ad esempio come Spotify sta facendo testando la musica lossless in qualità CD, qualcosa che ricordiamo essere gia’ da tempo il punto di forza di TIDAL.
"Credo che un artista può guadagnare molto dalle guerre [nel mercato dello] streaming fintanto che rimangono in controllo del proprio prodotto" ha twittato Chance.
Quanto pagato da Apple per avere l’esclusiva dell’album di Chance è stata la prima volta che una esclusiva nel mercato dello streaming musicale è stata quantificata in cifre, ed è logico pensare che un’esclusiva da artisti piu’ popolari di Chance possa costare piu’ di mezzo milione di dollari.
La musica in streaming ha risollevato l’industria musicale, e nei prossimi anni sarà interessante scoprire come evolverà.