Mentre siamo in attesa di conoscere cosa di nuovo offrirà iOS 11 in occasione della conferenza WWDC 2017, sappiamo gia’ una delle novità in arrivo, forse la piu’ importante: Apple va a terminare con iOS 11 il supporto per le applicazioni sviluppate a 32bit, lasciando posto solo per quelle a 64 bit. La conferma di questo è arrivata il giorno prima della conferenza per gli sviluppatori di Apple, da quando le applicazioni sviluppate a 32 bit hanno smesso di comparire nei risultati di ricerca dell’App Store. E’ un chiaro segnale che iOS 11 porrà fine al supporto per le applicazioni a 32 bit.
Niente di nuovo, in quanto sapevamo che il supporto per le app a 32bit terminerà con iOS 11 gia’ da alcuni mesi, dopo che gli sviluppatori che hanno iniziato a testare le build beta di iOS 10.3 si sono visti compare aprendo app sviluppate a 32 bit il messaggio con l’avviso che l’applicazione "non funzionerà con le versioni future di iOS" sottolineando che deve essere aggiornata per poter continuare a funzionare. Il messaggio, come ci aveva informato Peter Steinberger, fondatore e CEO di PSPDFkit, significa che Apple andrà a supportare solo le applicazioni sviluppate a 64 bit a partire da iOS 11, la prossima major release della sua piattaforma mobile che dovrebbe essere disponibile al pubblico dal prossimo settembre.
Sarebbe dunque in corso l’ultima fase del progetto attuato da Apple negli ultimi anni, gradualmente eliminando il supporto a iOS sui dispositivi più vecchi con i chip a 32 bit.
Secondo un sondaggio dalla società di analisi di app Sensor Tower, il prossimo importante aggiornamento iOS 11 della piattaforma mobile di Apple senza il supporto per le app sviluppate a 32bit potrebbe portare alla fine di oltre 187.000 applicazioni, quelle appunto sviluppate a 32bit. Secondo Sensor Tower, questa cifrà rappresenta circa l’8 per cento di tutte le app che oggi si trovano su App Store. Se gli sviluppatori di queste app vorranno veder sopravvivere i loro software dovranno riscrivere i programmi a 64bit.
Apple per tre anni ha incoraggiato gli sviluppatori a realizzare da zero applicazioni a 64 bit – o aggiornare quelle esistenti create a 32 bit – da quando ha rilasciato iPhone 5s nel 2013, telefono alimentato dal chipset A7 a 64 bit e da iOS 7, la prima versione della piattaforma mobile di Apple con architettura a 64 bit.
Una piccola parte dell’elenco dei dispositivi che attualmente supportano iOS 10 potrebbero non supportare piu’ applicazioni a 32 bit tra meno di un anno. Ogni dispositivo Apple rilasciato dopo iPhone 5s, iPad Air, e iPad mini 2 ha un processore a 64 bit, e dall’inizio del 2015 Apple invita gli sviluppatori a creare le nuove applicazioni direttamente a 64 bit, cosi’ da garantire migliori prestazioni sui dispositivi mobili. L’iPhone 5c, rilasciato lo stesso anno dell’iPhone 5s, è stato integrato del chip A6 a 32 bit. Oltre a questo, sul mercato restano solo l’iPhone 5 e l’iPad 4 unici dispositivi con chip a 32 bit supportati da iOS 10.
Il passaggio da un’architettura a 32 bit verso una a 64bit è un importante cambiamento per uno sviluppatore. A livello tecnico, un chip a 64 bit può gestire variabili con i numeri a 64 bit di larghezza piuttosto che la metà come nei chip a 32 bit, il che significa che il processore è in grado di eseguire calcoli con numeri interi che sono molto più grandi. Continuare a sviluppare applicazioni a 32bit per iPhone e iPad non andando a sfruttare i nuovi processori a 64 bit ha poco senso dal momento che l’app non andrebbe a sfruttare a pieno le capacità del processore.
L’incentivare gli sviluppatori a realizzare applicazioni a 64 bit si aggiunge ai recenti sforzi di Apple di rimuovere le applicazioni obsolete e non piu’ funzionanti dall’App Store. Tuttavia, si ricorda che sui dispositivi che non saranno aggiornati a iOS 11 le vecchie app a 32bit potranno continuare ad essere eseguite.
Ricordiamo che il keynote di apertura della WWDC 2017 prende il via dalle ore 19 italiane del 5 giugno: scopri qui come seguire la diretta streaming.
Apple iOS 10.3 – messaggio che informa app non piu’ utilizzabile in futuro