La seconda nazione più popolosa del mondo potrebbe diventare il secondo più grande mercato degli smartphone, superando gli Stati Uniti e dietro la Cina, secondo gli analisti del settore.
Una ricerca di Counterpoint ha scoperto che la base degli utenti di smartphone in India ha superato nel 2016 quota 300 milioni per la prima volta, con spedizioni totali in crescita del 18 per cento. Per Apple, l’India è un paese dal grande potenziale non ancora sfruttato, nel quale il produttore di iPhone ha registrato una crescita a rilento negli ultimi tempi, con 2,5 milioni di spedizioni in India nel 2016 contro le due milioni di spedizioni l’anno precedente. In India, Apple deve affrontare la concorrenza di marchi come Xiaomi, oppo, Lenovo e Vivo oltre in particolare a Samsung, con quest’ultima che detiene una quota del mercato degli smartphone del 22 per cento, calata dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Xiaomi, invece, nel quarto trimestre del 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno prima ha registrato una crescita del 232% della propria quota di mercato.
Apple potrebbe realmente crescere in India con la produzione direttamente in India.
Come indiscrezioni avevano previsto nei mesi scorsi, all’inizio del mese di febbraio è stato ufficializzato che la società di Cupertino va ad espandere la produzione dei suoi iPhone e altri dispositivi nel mercato degli smartphone in più rapida crescita al mondo, l’India, come da accordo preso con il fornitore taiwanese di Apple, Wistron, che sta allestendo un impianto a Peenya, una zona industriale vicino a Bangalore, per fabbricare i melafonini destinati al mercato indiano. Bangalore viene spesso definita come la Silicon Valley dell’India, con Apple che ha avrebbe in programma di investire molto in India per portare qui molti processi produttivi entro la fine del 2017.
Gran parte dei prodotti Apple vengono fabbricati in Cina da Foxconn. Ci si potrebbe chiedere come mai Apple non ha chiesto a Foxconn di utilizzare i propri impianti che ha già aperto in India per la fabbricazione di suoi prodotti nel paese, ma sembra che questi impianti di Foxconn vengano utilizzati attualmente per la produzione di prodotti di altri produttori come Xiaomi e OnePlus da vendere in India.
Lo scorso anno, Tim Cook, CEO di Apple, ha annunciato la nuova apertura di due centri di ricerca e sviluppo, a Bangalore e Hyderabad, i due principali poli tecnologici indiani.
Avere la possibilità di produrre gli iPhone direttamente nel paese a cui sono destinati per la vendita potrà consentire alla società di far pagare meno gli smartphone ai consumatori indiani, non dovendo tenere conto nel prezzo finale di tasse dovute all’importazione dei prodotti da altri paesi.
Mentre le vendite di iPhone sono in calo in Cina, l’India è il prossimo grande mercato che Apple punta di conquistare con il suo melafonino. Tuttavia, la società di Cupertino si trova ad affrontare un grande concorrente nel paese, Xiaomi, che si sta concentrando molto sulla propria espansione in India dopo aver conquistato la Cina.
Secondo Counterpoint Research, via India Times, nel solo mese di ottobre 2016 Apple ha registrato una quota del 66% del mercato dei telefoni premium in India. Tuttavia, serve fare alcune considerazioni. Prima di tutto, la fetta del mercato dedicata agli smartphone di fascia alta è piccola nel paese, dunque non si possono fare paragoni con mercati come gli Stati Uniti o la Cina. Inoltre, una persona in India guadagna mediamente l’equivalente di meno di 3 euro al giorno, e il 70% degli smartphone venduti in India in tutto il 2015 costavano meno di 150 dollari.
India Times riporta, inoltre, che Google ha una quota del 10% del mercato degli smartphone premium in India grazie ai suoi nuovi telefoni cellulari Pixel, nel mese di ottobre 2016. Samsung in India, sempre per quanto riguarda la fascia di smartphone premium e nello stesso mese di riferimento, ha avuto una quota del 23%. Il produttore sudcoreano si trova quindi dietro a Apple ma davanti a Google. Dal momento che Google ha detto di aver spedito 33mila telefoni Pixel nel paese nel mese di ottobre del 2016 e che questa cifra corrisponde al 10%, allora la quota di mercato del 66% di Apple equivale a circa 217.800 unità di iPhone spediti in India solo in ottobre del 2016, mentre per quanto riguarda Sasmung la cifra si attesa a 75.900 unità.
Nel mese di ottobre, il CEO di Apple Tim Cook ha detto gli analisti nel corso della conference call per discutere dei guadagni del terzo trimestre del 2016 che le vendite di iPhone di Apple sono aumentate del 50% anno su anno in India durante l’anno fiscale 2016 (chiuso col terzo trimestre 2016). Cook ha inoltre dichiarato che la sua Apple ha solo iniziato ad investire in India, una "crescente opportunità di mercato" ed è gia’ stata annunciata l’apertura di un nuovo Apple Store nel Paese.
Per quanto riguarda Xiaomi, è uno dei marchi cinesi in piu’ rapida crescita il cui mercato principale è la Cina, suo paese natale. E mentre la società continua ad investire in nuovi prodotti come lo smartphone Xiaomi Mi Mix quasi privo di bordi, Xiaomi negli ultimi mesi ha registrato una certa crescita importante in India: nel quarto trimestre del 2016, Xiaomi in India una visto aumentare la propria quota di mercato del 232% all’11% rispetto all’anno precedente.
L’azienda cinese ha recentemente condiviso un tweet in cui ha annunciato che più di 2 milioni di smartphone Xiaomi sono stati venduti in India nel terzo trimestre del 2016, con un conseguente aumento della crescita di spedizioni del 150 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Gli analisti ritengono che Xiaomi deve molto del suo crescente successo in India ai diversi punti vendita fisici aperti in tutto il paese. Xiaomi ha infatti lavorato con catene di negozi come Just By Live, StoreKing, Redington, e Inncomm per promuovere i suoi dispositivi, coprendo oltre 8.500 negozi. In India, Xiaomi vanta una quota di mercato del 7,5 per cento del mercato, piazzandosi al quarto posto.
L’analista di Piper Jaffray di Gene Munster ritiene che Apple potrebbe raccogliere altri 62 milioni di utenti nel paese nei prossimi anni, riuscendo ad arrivare ad avere la stessa presenza in India che ha in Cina. Secondo il CEO di Apple, "ci sono un sacco di persone [in India] della classe media che realmente vogliono uno smartphone, e penso che possiamo competere bene per una certa percentuale di queste. E dato il nostro punto di partenza, anche se siamo cresciuti molto, ci sono un sacco di cose a cui stiamo pensando. Quindi, stiamo lavorando molto duramente per realizzare questa opportunità.".
Apple ha iniziato ad assemblare i telefoni in India, completando la prima produzione ‘di prova’ del suo portatile più economico, l’iPhone SE. Apple ha confermato il 17 maggio al The Wall Street Journal che la produzione è iniziata in India.
Dopo le indiscrezioni degli ultimi mesi, all’inizio del mese di febbraio è diventato ufficiale che Apple avrebbe iniziato a produrre i suoi dispositivi mobili in India a partire dal mese di aprile. La conferma era giunta dal ministro per l’Information Technology indiano, Priyank Kharge, il quale (via Bloomberg) aveva confermato l’avvio della produzione dei dispositivi a Bangalore, capitale dello Stato del Karnataka, presso lo stabilimento della taiwanese Wistron.
iPhone, iPad e altri dispositivi Apple che verranno assemblati in India resteranno dentro i confini del territorio indiano, dunque non è prevista l’esportazione in altri mercati.
Il primo modello di iPhone ad essere prodotto in India è l’iPhone SE, un modello di melafonino che è stato lanciato nel marzo del 2016 ma è il piu’ qualificato del portafoglio di iPhone della società di Cupertino per il mercato indiano, trattandosi di un device di fascia media – il piu’ economico iPhone mai venduto da Apple, con prezzi a partire da 399 dollari negli USA – quindi è potenzialmente il piu’ vendibile in India.
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