L’interesse degli sviluppatori verso l’Apple Watch è calato drasticamente nelle ultime settimane, con sempre meno applicazioni che vengono create per l’orologio intelligente della società di Cupertino. A rivelarlo è Realm, società americana che gestisce un database utilizzato da circa 100.000 sviluppatori.
Secondo Realm, i programmatori inizialmente si sono "precipitati" a creare programmi per l’Apple Watch quando il dispositivo ha debuttato con gli strumenti di sviluppo software WatchKit nel 2014. Poi, piu’ di recente, l’interesse è calato, con l’attenzione che si è spostata nuovamente sui sistemi operativi iOS (iPhone e iPad) e TVOS che alimenta la quarta generazione di Apple TV di Apple.
Gli sviluppatori ritengono il mercato degli smartwatch ancora troppo poco maturo evidentemente, mentre il mercato di Apple TV è maturo e promettente per la crescita nell’immediato futuro, soprattutto dopo che la quarta generazione di Apple TV disponibile dallo scorso ottobre ha introdotto l’accesso all’AppStore.
Quantificando l’interesse degli sviluppatori verso l’Apple Watch, viene creata una sola nuova applicazione per lo smartwatch di Apple mediamente ogni settimana, stesso tempo in cui vengono create 1000 nuove applicazioni per iOS e dieci per TVOS applicazioni. Realm precisa che "forse" una app per Apple Watch viene creata per ogni 1000 app create per iOS.
Tim Anglade, VP di Realm, suggerisce che gli sviluppatori non hanno alcun interesse nelle applicazioni integrate per ciò che equivale ad un dispositivo che va abbinato all’iPhone.
"TVOS è una piattaforma nuova di zecca, quindi c’è come una corsa all’oro per questa", ha commentato Anglade a Business Insiders. "Su base settimanale stiamo vedendo molto poche applicazioni per Watch rispetto alle applicazioni per iOS… per ogni 1000 nuove applicazioni per iOS in fase di costruzione ci sono 10 applicazioni per TVOS e forse un’app per Watch."
Inizialmente agli sviluppatori non era possibile creare applicazioni native per Apple Watch, ossia in grado di funzionare in autonomia sull’orologio senza dover essere accoppiate con altri device. Con la prima generazione del software watchOS gli sviluppatori hanno avuto accesso limitato all’hardware di Apple Watch, e le applicazioni per watchOS erano legate all’app principale che andava installata su un dispositivo iOS come iPad o iPhone.
Apple ha cercato di venire incontro agli sviluppatori quando lo scorso settembre ha reso disponibile watchOS 2, consentendo agli sviluppatori di creare applicazioni native per l’orologio e di avere maggiore controllo sui componenti hardware. watchOS 2 è in grado di ricevere dati dai componenti avanzati come il sensore della frequenza cardiaca, il microfono, la corona digitale e Taptic Engine.
watchOS 2 ha permesso di avere app più veloci e fluide, poiché eseguite in nativo su Apple Watch, e ha introdotto nuovi quadranti, la possibilità per le app di terze parti di mostrare informazioni sul quadrante sotto forma di complicazioni e un modo nuovo di visualizzare gli eventi futuri e passati. watchOS 2 ha inoltre incluso nuove funzioni di comunicazione, come la possibilità di rispondere rapidamente in Mail con dettatura, Smart Replies o emoji, mentre Digital Touch ha liberato la creatività, permettendo di usare più colori per i propri disegni.
A partire da questo mese di giugno, Apple ha adottato la nuova politica che richiede che tutti i programmi sviluppati per watchOS siano nativi.
Forse gli sviluppatori hanno rallentato i propri investimenti in nuovi software per Apple Watch in attesa del debutto del nuovo modello, o anche solo della disponibilità di watchOS 3.
Apple ha in programma la sua annuale conferenza per gli sviluppatori WWDC quest’anno il 13 giugno. In questa occasione la società di Cupertino potrebbe presentare Apple Watch 2 con componenti hardware migliori e maggiore autonomia, ma con maggiore probabilità potrebbe mostrare in anteprima la nuova versione del sistema operativo watchOS 3.
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