Apple ha annunciato che a partire dal 5 ottobre mostrerà annunci agli utenti all’interno del suo Apple Store attraverso il programma chiamato "Search Ads" e disponibile per gli sviluppatori che vogliono mettere in evidenza le loro applicazioni.
Il programma Search Ads riguarda il posizionamento degli annunci nei risultati delle ricerche su App Store. In particolare agli sviluppatori viene data la possibilità di pagare per promuovere le proprie applicazioni: la società vuole far pagare le aziende per far mostrare una loro applicazione piu’ in vista nella parte superiore dei risultati delle ricerche degli utenti.
Per esempio, uno sviluppatore di giochi potrebbe pagare Apple per fare in modo che il suo software venga mostrato in alto dei risultati quando un utente cerca "calcio", "word puzzle" o "musica".
Riferendosi agli sviluppatori di app, Apple spiega che Search Ads è un progetto nato come un "modo efficace e semplice per aiutare gli utenti a scoprire la vostra applicazione su App Store per iPhone e iPad negli Stati Uniti".
Leggendo la descrizione del servizio capiamo che almeno al debutto gli annunci che serviranno per promuovere applicazioni all’interno dell’App Store compariranno solo per gli utenti negli Stati Uniti, quindi gli utenti in Italia non dovrebbero vedere app sponsorizzate.
L’azienda dice che con l’acquisto di un annuncio pubblicitario per promuovere le loro app, molti sviluppatori avranno la possibilità di farsi notare all’interno di uno store che, di fatto, contiene milioni di software.
Gli utenti potranno identificare gli annunci all’interno dello store, e delle loro ricerche, un po’ come Google identifica nei risultati del suo motore di ricerca gli annunci sponsorizzati.
Apple ha tranquillizzato gli utenti che gia’ si preoccupano di vedere tanti, troppi annunci pubblicitari: la società ha detto che gli utenti potranno vedere gli annunci solo quando saranno rilevanti sulla base delle ricerche che effettueranno.
L’introduzione degli annunci nell’App Store è un cambiamento che era stato anticipato lo scorso aprile e sarà attivo dal 5 ottobre solo negli USA.
Apple si appresta ad adottare un modello di business che Google utilizza gia’ da tempo e che fa guadagnare alla società di Mountain View un sacco di soldi – quando si effettua una ricerca in Google e si notano dei risultati nella parte superiore della pagina affiancati dalla scritta ‘Annunci’ su sfondo giallo, le aziende hanno pagato Google per mostrare lì in alto quei risultati.
E’ la prima volta che Apple va a pubblicare annunci nelle ricerche, qualcosa che la società aveva in precedenza cercato di evitare: "Abbiamo pensato a come farlo con cura e in un modo che, in primo luogo, i clienti saranno soddisfatti", ha detto Schiller, aggiungendo che egli ritiene che il sistema per assegnare la posizione nei risultati delle ricerche su App Store sarà "giusto per gli sviluppatori, e giusto per gli sviluppatori indie".
Apple ha tantissimi giochi nel suo Play Store, alcuni anche in esclusiva (nel senso che lo sviluppatore non a creato una controparte per Adroid) ma in ogni caso la società di Cupertino potrebbe fatturare moltissimo offrendo la possibilità agli sviluppatori di pagare per mettere piu’ in evidenza le proprie applicazioni – basta che anche un solo sviluppatore paghi per aumentare la visibilità di una sua app per vedere un meccanismo a catena in cui altri developers, pur di non restare indietro, iniziano a promuovere i loro software.
Apple spiega agli sviluppatori che "gli annunci di Search Ads sono un modo efficiente e facile per voi per promuovere la vostra applicazione direttamente all’interno dei risultati di ricerca di App Store, aiutando i clienti a scoprire o ritornare ad usare la tua applicazione, nel rispetto della loro privacy. A partire da questa estate, sarete in grado di partecipare alla beta di Search Ads e vedere gli annunci in azione."
In tema di App Store, ricordiamo che Apple ha introdotto per gli sviluppatori una modifica al modello di revenue sharing, ovvero della condivisione delle entrate con Apple. In precedenza, le entrate venivano condivise 70-30 tra gli sviluppatori e Apple (su 10 dollari di ricavo, 7 dollari vanno allo sviluppatore, 3 dollari a Apple). Per le applicazioni che prevedono un abbonamento per almeno un anno il nuovo modello di revenue sharing prevede un rapporto 85-15 (su 10 dollari di ricavo, 8.5 dollari vanno allo sviluppatore, 1.5 dollari a Apple). Per il primo anno di un abbonamento Apple mantiene la quota di entrate 70/30; dopo un anno, la quota cambia al 85/15.
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