Nel corso della mattina di martedì 10 novembre all’universita’ Bocconi di Milano è stato inaugurato il 114esimo anno accademico con un ospite d’eccezione: Tim Cook, l’attuale amministratore delegato di Apple. Nei giorni scorsi vi abbiamo anticipato questo incontro, con la promessa di tornare a parlarne per riassumere ciò che il CEO della società con la maggiore capitalizzazione di borsa al mondo ha avuto da dire, ed eccoci qui. Cook ha condotto un keynote dal titolo ‘Business That Serves the Public Good‘, traducibile in ‘Affari che servono al bene pubblico’ e l’incontro è stato possibile seguirlo liberamente in diretta streaming via web sul sito della Bocconi.
Quello di oggi è stato il primo discorso che Tim Cook ha tenuto presso un’universita’ non italiana, bensì europea. Un evento quindi abbastanza importante. A precedere lo speech di Tim Cook il presidente della Bocconi, Mario Monti, e la relazione inaugurale del rettore, Andrea Sironi, il quale ha parlato dei risultati ottenuti dalla Università e delle prospettive della Bocconi alla luce del piano strategico Bocconi 2020.
Chi è Tim Cook? Tim Cook, il cui nome completo è Timothy Donald Cook, è amministratore delegato di Apple dal 24 agosto 2011, ed è il successore di Steve Jobs, venuto a mancare quattro anni fa. Tim Cook è cresciuto a Robertsdale, in Alabama, figlio di padre operaio in un cantiere navale e madre casalinga. Ha preso una laureato in ingegneria industriale all’Università di Auburn nel 1982, e ha conseguito un Master in Business Administration alla Fuqua School of Business dell’Università Duke nel 1988.
"Apple non fa discriminazioni, accoglie chiunque, senza guardare da dove viene, che religione ha o chi ama" ha dichiarato Tim Cook ospite alla Bocconi di Milano. La società di Cupertino"è aperta a chiunque e io sono orgoglioso di lavorare in una compagnia che condivide i miei valori, spero che succeda anche a voi".
E se il motto di Steve Jobs era e rimarrà "stay hungry, stay foolish", Tim Cook a Milano dice agli studenti "Spingete, andate oltre, portate più in là le frontiere", esortando gli studenti a pensare oltre i limiti che già sono stati fissati, pensando in grande e per il bene del pubblico: "l’azienda che fa meglio è quella che serve il bene pubblico" ha aggiunto Cook. E a coloro che vedono l’Università come un tappa obbligatoria del proprio percorso formativo magari prendendolo sottogamba dice "le conoscenze che apprenderete qui saranno utili per migliorare il mondo e modificare la vita di molte persone e, se lo farete, riuscirete ad avere un mondo migliore di quello che avete trovato".
"Voi siete non solo italiani ma cittadini del mondo" prosegue Cook. "Avete la vostra voce che può essere ascoltata nei vari continenti, usatela, siete collegati in modo migliore rispetto al resto del mondo rispetto a tutte le generazioni passate". Il CEO di Apple si è poi augurato che chi sarà in grado di lavorare in aziende che servono il bene pubblico allora potrà creare "un mondo migliore".
Cook ha chiuso il suo discorso augurando agli studenti "il meglio della vita".
L’offerta formativa della Bocconi dal prossimo anno sarà ampliata con attenzione particolare alle dinamiche che guidano l’innovazione economica e sociale e, in particolare, all’economia digitale. Alla presenza di Tim Cook, il rettore dell’Università ha annunciato che dal 2016/2017 sarà attivato il Bachelor of Science in Economics, Management and Computer Science (Bemacs), un corso di laurea triennale innovativo, in lingua inglese, riservato a pochi selezionati studenti (la prima classe sarà formata da 80 persone), che combina l’insegnamento di economia, management e diritto con quelli di computer science, programmazione, machine learning e big data.
Tra gli obiettivi per rafforzare la posizione della Bocconi nel contesto competitivo dell’alta formazione globale per migliorare l’esperienza universitaria degli studenti, Andrea Sironi intende aumentare gli studenti internazionali dall’attuale 14% al 18%, le opportunità internazionali di studio dall’attuale 35% di studenti che ne usufruiscono al 50% entro il 2020, le opportunità di stage per gli studenti del triennio, la percentuale di laureati che sono occupati all’estero, la percentuale della faculty internazionale di dieci punti. E’ inoltre in programma l’espansione e il rinnovamento del campus, facendo leva sulle nuove tecnologie didattiche e i nuovi ambienti per lo studio e l’apprendimento.
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