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Apple iPhone, calate vendite per la prima volta

Il 2016 di Apple secondo gli analisti

Per Apple il 2016 sarà un anno da dimenticare secondo le previsioni degli analisti di Piper Jaffrey, che hanno previsto un calo nelle spedizioni di iPhone nel primo trimestre 2016, mentre Morgan Stanley prevede che le vendite di iPhone subiranno un calo durante l’intero anno finanziario 2016 di Apple di ben il 5,7 per cento. Anche Tim Cook aveva raggiunto la medesima conclusione: "Pensiamo che le unità vendute di iPhone caleranno nel [primo] trimestre", ha detto l’amministratore delegato della società. Nel frattempo, l’analista di KGI Ming-Chi Kuo, una fonte affidabile di informazioni e previsioni riguardo il mondo di prodotti e servizi di Apple, prevede che le spedizioni di iPhone continueranno a calare nel 2016.

Kuo Ming-Chi – analista di KGI – ritiene che le spedizioni totali di iPhone per l’anno in corso probabilmente scenderanno al di sotto di 200 milioni di unità. L’analista, inoltre, prevede che Apple non sarà in grado di tornare in breve tempo ai suoi tempi in cui registrata record di vendite di Phone, e in particolare gli iPhone 7 e iPhone 7 Plus attesi nel prossimo settembre non riusciranno a battere l’attuale record di vendite stabilito dai modelli predecessori.

Il calo delle vendite per l’iPhone 6s e iPhone 6S Plus, secondo l’analista, è dovuto al fatto che nei mercati emergenti i consumatori non sono disposti (e anche non possono permettersi) di cambiare iPhone ogni anno, mentre nei mercati sviluppati semplicemente è prevista una scarsa domanda.

Secondo le indiscrezioni, il prossimo iPhone 7 introdurrà nuove funzionalità come una configurazione dual-camera, design più sottile e leggero, niente jack per cuffie, connettività wireless LiFi e altro. Nonostante queste novità, per l’analista di KGI Apple non riuscirà lo stesso a recuperare le vendite perse negli ultimi mesi.

Inoltre, KGI è scettico sul fatto che iPhone SE sarà un successo.

L’impresa di investimenti Piper Jaffrey ha di recente modificato la sua stima per le spedizioni di iPhone di Apple per il 2016. E’ una modifica in difetto, in calo del 12%, con la previsione per il primo trimestre chiuso nel mese di marzo 2016 di 55 milioni di unità vendute – la stima precedente era di 62,5 milioni di unità vendute. Il numero ufficiale, come comunicato in aprile da Apple nel suo rapporto dei guadagni, è di 51,2 milioni di unità, segnando quindi il primo calo nelle spedizioni di iPhone – su base annuale – dal lancio del modello originale di iPhone nel 2007.

Il calo della stima degli analisti segue le indiscrezioni delle ultime settimane secondo cui la società di Cupertino ha ridotto gli ordini di nuovi iPhone a più suoi fornitori.

L’iPhone è stato un prodotto su cui Apple ha fatto i maggiori guadagni nel corso degli ultimi mesi, con le vendite di melafonini che sono cresciute ogni anno dal lancio del primo modello. Le cose stanno cambiando, a partire dal 2016, almeno secondo il capo analista finanziario di Morgan Stanley Katy Huberty, il quale ha previsto che le vendite di iPhone subiranno un calo durante l’anno finanziario 2016 di Apple di ben il 5,7 per cento.

Entrando nel concreto dei numeri, per Morgan Stanley le vendite di iPhone per l’esercizio finanziario 2016 scenderanno a 218 milioni di unità, in calo da 231 milioni di unità vendute nell’esercizio 2015.

Perchè calano le vendite di iPhone nel 2016? Secondo una nota di Huberty, il declino è provocato da un aumento dei prezzi nei mercati internazionali (come Cina) e il tasso di penetrazione nei mercati avanzati che incidono sulla crescita degli utenti.

Nonostante il calo delle vendite di iPhone, Huberty prevede che i ricavi di Apple aumenteranno, una crescita di circa il 2 per cento, grazie alla crescita delle vendite del set-top-box Apple TV e dello smartwatch Apple Watch.

E’ una previsione piuttosto importante, perchè segnerebbe un punto di svolta per la società di Cupertino, che è fortemente dipendente da iPhone, dal momento che circa due terzi dei suoi profitti che sono generati dalla vendita di melafonini.

Oltre a Morgan Stanley e KGI, anche JPMorgan non prevede cose buone per Apple, dal momento che prevede un calo anticipato della domanda di iPhone 6S. Solitamente la domanda del modello di attuale generazione di iPhone cala verso l’estate quando cresce l’attesa per il rilascio di nuovi iPhone, mentre quest’anno il calo per iPhone 6s è già iniziato dall’inizio del 2016.

Dopo le parole degli analisti, in occasione dell’evento di presentazione dei risultati finanziari relativi all’ultimo trimestre fiscale, il CEO di Apple parlando delle vendite future dei vari modelli di iPhone, aveva confermato le voci su un possibile calo nel corso del primo trimestre del 2016. 

Apple, si sa, è un brand molto forte in tutto il mondo, e in questi anni ci siamo ormai abituati all’idea che ogni nuovo iPhone sia in grado di battere il precedente modello in termini di vendite e popolarità. Ogni anno che passa, sempre più iPhone vengono venduti in ogni negozio del globo, ma sembra che siamo arrivati alla saturazione del mercato di fascia alta. I consumatori, infatti, inizia a preferire le proposte più economiche della concorrenza, oppure si accontenta del modello di iPhone in proprio possesso. Non è una considerazione positiva per Apple, ma non per questo deve essere preoccupante. Con la conferma delle vendite nel primo trimestre 2016 è giunta la conferma che Apple ha registrato il suo primo calo effettivo di vendite di smartphone da quando l’iPhone è stato lanciato sul mercato nel 2007. Ogni oggetto elettronico soffre di cali nelle vendite, ed è incredibile come il melafonino sia riuscito a registrare record su record in tutti questi anni. È l’inizio della fine? Non proprio: Tim Cook è fiducioso sul futuro, tanto che si aspetta nuovi aumenti nelle vendite durante il secondo trimestre del 2016.

E’ ufficiale: Apple ha riferito il suo primo calo trimestrale delle vendite di iPhone dal lancio del prodotto nel 2007, con spedizioni nei primi tre mesi del 2016 (secondo trimestre fiscale per Apple) in calo del 16 per cento a 51,2 milioni di unità. Un dato che è inferiore rispetto ai 61,1 milioni di telefoni che la società ha venduto nello stesso periodo dello scorso anno, anche se in linea con le 51 milioni di unità che gli analisti si aspettavano vendesse nei tre mesi terminati a marzo.

Nel rapporto in cui Apple ha annunciato i suoi risultati finanziari ufficiali del secondo trimestre dell’anno fiscale 2016, terminato il 26 marzo 2016, si legge che la società di Cupertino ha registrato nei mesi tra gennaio e marzo 2016 un fatturato di 50,6 miliardi di dollari e un utile netto trimestrale di 10,5 miliardi di dollari, pari a 1,90 dollari per azione diluita.

Si tratta di un calo importante rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando l’azienda aveva registrato un fatturato di 58 miliardi di dollari e un utile netto trimestrale di 13,6 miliardi di dollari, pari a 2,33 dollari per azione diluita.

Nel Q1 2016, Apple ha registrato un margine lordo del 39,4 percento, rispetto al 40,8 percento registrato nello stesso trimestre di un anno prima.

Le vendite internazionali di Apple hanno rappresentato il 67 percento del fatturato trimestrale.

Tim Cook, CEO di Apple, cerca di negare l’evidete calo dei guadagni della societò spiegando che “Il nostro team ha operato estremamente bene di fronte a turbolenze macroeconomiche. Siamo molto soddisfatti della forte crescita costante dei ricavi derivanti dai servizi, grazie alla incredibile forza dell’ecosistema Apple e alla nostra base, in crescita, di oltre un miliardo di dispositivi attivi.”

Riguardo al secondo trimestre dell’anno, il terzo fiscale della società del 2016, Apple prevede un fatturato compreso tra 41 miliardi di dollari e 43 miliardi di dollari, un margine lordo fra il 37,5 percento e il 38 percento, spese operative fra i 6 miliardi di dollari e i 6,1 miliardi di dollari, altre entrate/(spese) di 300 milioni di dollari.

Al di là di quanto Cook ci vuole far credere, questo 2016 sarà un anno molto difficile per la società di Cupertino.

Simone Ziggiotto

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