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Apple iPhone 7: primi rumors sul chipset Apple A10

Il nuovo iPhone 6S ha appena raggiunto gli scaffali dei negozi di mezzo mondo, e sul web già circolano alcuni rumors sul suo successore, chiamato per il momento con il nome iPhone 7.

In tutta sincerità, la cosa non ci sorprende affatto, visto che ogni anno il copione si ripete. Nei mesi scorsi abbiamo letto rumors di ogni genere riguardo l’iPhone 6S, e molti di questi si sono avverati, come ad esempio la scocca in alluminio più spessa (ma di poco) e il supporto nativo alla tecnologia Force Touch, la stessa che troviamo nell’Apple Watch e nei Macbook di nuova generazione. Ecco quindi che le indiscrezioni sull’iPhone 7 sono inevitabili, e chissà quante di queste saranno vere.

Stando ad alcune fonti anonime del web, il prossimo iPhone 7 sarà equipaggiato con il chipset Apple A10, il quale sarà di tipo esa-core, ovvero con 6 core fisici per l’elaborazione dei dati in parallelo. Pare che i tecnici di Apple stiano impiegando molte risorse nell’ottimizzazione delle operazioni in multi-threading, quelle più richieste dalle applicazioni di un certo livello, come ad esempio AutoCAD e Photoshop. In poche parole, la Mela con l’iPhone di prossima generazione punterà moltissimo sulle prestazioni, un po’ come successo quest’anno con l’iPad Pro. Siamo arrivati ad un punto tale che applicazioni semplici come Facebook, Twitter e Youtube non necessitano più di tanta potenza, perché quella a disposizione è più che sufficiente, e allora è giusto indirizzare il resto della potenza hardware su app di ben altro calibro. Anche i videogiochi 3D risentiranno in maniera positiva dell’aumento prestazionale, tanto che gli esperti del settore sono convinti che a livello di impatto visivo ci avvicineremo molto alle console Playstation e Xbox.

Il chipset Apple A10 molto probabilmente continuerà ad essere prodotto da Samsung e TSMC, due partner storici della casa di Cupertino, ma non si esclude l’ingresso in campo di Intel, azienda che vanta un gran numero di impianti produttivi di ultima generazione. Intel collabora con Apple già per i processori dei vari computer Mac, e l’estensione di tale collaborazione in ambito mobile potrebbe essere il prossimo passo. Per quanto riguarda il processo produttivo, si vocifera che sarà di 14 nm oppure 10 nm. Con una tecnologia del genere, non solo il chipset sarà molto avanzato, ma anche consumerà molto di meno rispetto all’Apple A9 dell’iPhone 6, garantendo così dei migliori livelli di autonomia in generale.

Parlando di design, ci aspettiamo delle linee completamente diverse. Nulla di veramente rivoluzionario, sia chiaro, ma di sicuro l’iPhone 7 non avrà lo stesso aspetto dell’iPhone 6S. Forse lo spessore verrà ridotto un po’, quasi ai livelli dell’iPod Touch di sesta generazione, e si spera che la fotocamera posteriore non sarà più sporgente. Ovviamente continuerà ad esserci il Touch ID, che nel nuovo melafonino potrebbe supportare il riconoscimento delle impronte digitali anche mentre piove o stiamo sudando. La fotocamera dovrebbe continuare ad avere un sensore Sony da 12 Megapixel, ma la registrazione dei video in risoluzione 4K verrà migliorata, con il supporto ai 60 fps (l’iPhone 6S registra ad un massimo di 30 fps). Le Live Photos potrebbero durare qualche secondo in più ed essere più fluide, e la memoria RAM verrà aumentata a 4 GB, lo stesso quantitativo che troviamo nell’iPad Pro da 12.9 pollici. Infine, il Retina Display: i primi rumors sono concordi sul fatto che le dimensioni dello schermo non cambieranno, quindi 4.7 e 5.5 pollici, tuttavia la risoluzione verrà aumentata in entrambi i modelli dell’iPhone 7, così da poter offrire delle immagini ancora più definite.

gabrico

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