Una corte d’appello statunitense ha stabilito che Apple ha effettivamente cospirano con gli editori di libri per lanciarsi nel mercato degli e-book e battere slealmente la concorrenza. Come riportano Reuters e Cnet, infatti, la 2nd US Circuit Court of Appeals ha dichiarato che Apple ha cospirato con cinque principali editori di libri per fissare i prezzi degli e-book per affermarsi nel mercato e danneggiare i concorrenti, in particolare Amazon.
I giudici hanno detto che Apple ha violato la legge antitrust, lavorando con gli editori di libri per fissare nuove condizioni per stabilire i prezzi. Avere perso in corte d’appello significa che Apple dovrà ora pagare 450 milioni di dollari come parte di un accordo transattivo precedente.
Un anno fa, Apple si è detta pronta per risolvere una delle tante class action aperte da in 33 stati, nello specifico quella in cui è accusata di aver cospirato con gli editori di libri per fissare i prezzi dei libri digitali. Gli avvocati hanno detto che Apple è disposta a pagare 450 milioni di dollari come risarcimento danni per mettere la parola ‘fine’ sulla questione. Questo prima delle sentenza della corte d’appello, arrivata pochi giorni fa.
Apple si è detta contraria, inevitabilmente, alla sentenza d’appello, dichiarando:
"Apple non ha cospirato per fissare i prezzi degli e-book e questa sentenza non fa nulla per cambiare i fatti", ha detto un portavoce di Apple. "Siamo delusi, la Corte non riconosce l’innovazione e la scelta che il negozio iBook ha portato ai consumatori. (…) Sappiamo che non abbiamo fatto niente di sbagliato nel 2010 e stiamo valutando i prossimi nostri passi".
Gli ebook sono le versioni digitali dei libri, che possono essere scaricati sui dispositivi mobili o letti sullo schermo del computer tramite apposite applicazioni. Gli utenti possono quindi sfogliare le pagine, evidenziare voci e ottenere le definizioni delle parole che non conoscono. Apple e Amazon sono in competizione nel mercato degli ebook.
Il mercato dell’e-book ha inaugurato una nuova ancora controverso era nel mondo della pubblicazione di libri. Gli editori erano inizialmente sospetto di fornire libri digitali di e-reader, come il Kindle di Amazon, per paura delle vendite di e-book di taglio in profitti su libri stampati tradizionali. Il caso Apple ha anche illustrato la loro preoccupazione con modelli di pricing e-book.
L’azienda di Cupertino è stata tuttavia accusata nel 2013 di aver ‘comprato’ cinque editori statunitensi – Hachette, Harper Collins, Macmillan, Penguin e Simon&Schuster – per mantenere alto il prezzo degli ebook, così da evitare che Amazon si imponesse sul mercato dei libri digitali.
L’obiettivo di Apple, secondo l’accusa, era quello di spingere Amazon, leader di mercato degli ebook, a rivedere il proprio modello di business. Apple inizialmente si era detta contraria alla prima sentenza che ha trovato l’azienda dalla parte del torto, e da qui la decisione di presentare appello che ha però perso.
Vedremo come si muoverà ora Apple.
Uno dei più grandi paradossi dei nostri tempi è che con gli smartphone possiamo fotografare…
In tanti aspettavano da tempo l'adeguamento del 5,4% delle rendite Inail: le ultime circolari dell'ente…
Con lo switch-off dello scorso 28 agosto, che ha introdotto il nuovo digitale terrestre, è…
Sapere dove si trova un'altra persona è ora possibile grazie a WhatsApp: in pochi conoscono…
Il cappotto termico interno è una soluzione ottimale per avere ottimi risultati in riferimento all'isolamento…
Basta una mossa semplice e automatica per avere sempre a disposizione tutti i canali del…