Apple Watch: alcuni difetti dell’orologio della Mela

Sono passate un po' di settimane dal lancio mondiale dell'Apple Watch, e adesso sul web è possibile leggere dei commenti più dettagliati a riguardo. Lo smart watch della Mela piace nel suo complesso, tuttavia dei difetti a livello software lo rendono un dispositivo non proprio comodo da utilizzare. Ad esempio, le notifiche potrebbero mostrare molte più informazioni, soprattutto quelle dei social network come Facebook e Twitter.

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gabrico

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L’Apple Watch, come tutti gli altri gadget tecnologici, ha diversi pregi e difetti, e in questo focus di oggi desideriamo parlare proprio dei lati negativi del nuovo smart watch della Mela morsicata.

L’Apple Watch è certamente uno dei prodotti più interessanti degli ultimi mesi, ma ora che sono passate un po’ di settimane dal suo arrivo in alcuni Paesi (qui in Italia dovremo attendere ancora un po’ di tempo), l’entusiasmo iniziale ha lasciato il posto ad un giudizio più critico. Sia chiaro, lo smart watch è tanto bello quanto costoso, e non mancano alcuni forti limiti a livello hardware e software. Vediamo di scoprirli insieme in questo articolo di approfondimento.

In questo focus abbiamo deciso di raccogliere le lamentele più diffuse tra i primi acquirenti dell’Apple Watch. Prima di tutto, le notifiche: il display dell’orologio è piccolino, ma gli sviluppatori di terze parti non si sono sforzati a sfruttare ogni singolo pixel a disposizione. Molte applicazioni si limitano veramente al minimo sindacale, con pochissime informazioni visualizzabili sullo schermo dello smart watch. Un esempio? Se si utilizza Facebook Messenger, allora la notifica mostrerà solamente l’avviso di ricezione di un nuovo messaggio e il nome del mittente, ma non sarà possibile visualizzare il contenuto. Si tratta davvero di un gran peccato, visto che lo spazio non manca, e con la Corona Digitale si potrebbe facilmente scorrere il testo di messaggi più o meno lunghi. Ma se si scorre la notifica con la Corona Digitale, in fondo alla schermata troveremo soltanto il pulsante per chiudere la notifica. La stessa cosa vale con le app di Facebook e Twitter: informazioni ridotte al minimo, tanto che l’utilizzo di questo genere di notifiche è quasi inutile.

Di conseguenza, se siamo davvero interessati alle notifiche di Facebook, Twitter e ogni altro social network o servizio di messaggistica istantanea, conviene utilizzare fin da subito l’app sull’iPhone, lasciando perdere quella realizzata per l’Apple Watch. Le potenzialità c’erano per delle notifiche ricche e complete, ma al momento ci sono soltanto dei lavori di scarsa qualità. Speriamo che in futuro la situazione migliorerà sotto questo punto di vista.

Un altro grande difetto dell’Apple Watch è indubbiamente la sua lentezza: il sistema operativo WatchOS non è ancora ottimizzato a dovere, e molte app di sistema impiegano diverso tempo per avviarsi la prima volta. Anche le schermate degli sguardi rapidi (Glances) sono piuttosto lente ad aprirsi, ed è una cosa molto snervante se stiamo utilizzando il device in condizioni dove non c’è molto tempo per controllare il display dell’orologio, ad esempio mentre stiamo guidando.

Le attese sono così lunghe che a volte l’animazione del pallino rotante del caricamento dura oltre 10 secondi prima di lasciare spazio all’app vera e propria. Caricamenti oltre la media anche quando si avviano applicazioni di terze parti scaricate dall’App Store. Se siete possessori dello smart watch di Apple e anche voi state riscontrando dei fastidiosi rallentamenti tra una schermata e l’altra, sappiate che non si tratta di un difetto hardware, ma semplicemente software. Siamo convinti che entro pochi mesi il sistema operativo sarà più reattivo, e forse un importante aggiornamento del firmware verrà rilasciato il prossimo 8 Giugno, in occasione dell’inizio dell’evento WWDC 2015 a San Francisco. Ma per ora, la situazione è questa.

Non mancano problemi di affidabilità: il sistema che gestisce tutte le notifiche dell’Apple Watch è tutt’altro che perfetto, e spesso i messaggi appaiono sullo schermo dell’orologio con un ritardo di qualche secondo. Altre volte, i ritardi sono più importanti, e in rari casi le notifiche addirittura scompaiono nel nulla. Si tratta di un grosso problema per un dispositivo che è nato proprio per visualizzare velocemente ogni genere di notifica senza dover sbloccare l’iPhone.

Si nota un po’ di incoerenza tra le varie app preinstallate nell’orologio. Ad esempio, se effettuiamo un tocco prolungato sulla temperatura, allora apparirà lo sguardo Meteo, ma se si preme a lungo sull’ora del tramonto, non accade proprio nulla.

Tutti i difetti elencati finora sono di tipo software, risolvibili (si spera) in futuro attraverso degli aggiornamenti del sistema operativo. Ma l’Apple Watch ha altri due difetti importanti: il prezzo di vendita parecchio elevato (servono almeno 399 euro) e la forte dipendenza dall’iPhone.

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