Apple Macbook Pro e Macbook Air 2015: niente piu’ Windows 7
I nuovi Macbook Air e Macbook Pro, presentati in occasione dell’evento Spring Forward sull’Apple Watch, sono più potenti e attenti al risparmio energetico, ma c’è una cattiva notizia: non è più possibile installare Windows 7.
Come molti di voi già sapranno, da diversi anni Apple offre la possibilità di installare il sistema operativo concorrente Microsoft Windows, dando così più libertà di sceta all’utente che magari non è soddisfatto di OS X.
L’installazione avviene attraverso l’utility BootCamp, già preinstallata nel computer. Ma i neopossessori dei Macbook 2015 hanno fatto un’amara scoperta: adesso non è più possibile procedere con l’installazione di Windows 7.
Si tratta di una scelta che certamente potrebbe far discutere, ma dobbiamo pur sempre considerare che stiamo parlando di un OS uscito 6 anni fa, praticamente un’eternità nel mondo informatico.
Non bisogna disperarsi troppo, considerato che l’attuale Windows 8.1 è un sistema più che maturo. Inoltre, nella seconda metà dell’anno arriverà il nuovissimo Windows 10, con molte funzionalità richieste dagli utenti, come il ritorno del menu Start.
Ma se si desidera avere Windows 7 a tutti i costi, allora bisogna affidarsi a delle utility non ufficiali, come ad esempio Qeumu, VirtualBox, Parallels oppure VMware Fusion. Insomma, le alternative non mancano di certo.
In vendita in Italia al prezzo di partenza di 1.029 euro IVA compresa, il Macbook Air da 11.6 pollici ha uno schermo widescreen lucido retroilluminato LED con risoluzione di 1366 x 768 pixel, 4 GB di memoria RAM e un’unità SSD da 128 GB.
Il processore è l’Intel Core i5 dual-core a 1,6GHz (Turbo Boost fino a 2,7GHz) con 3MB di cache L3 condivisa, la batteria offre fino a 9 ore di navigazione web via wireless, il chip grafico è l’Intel HD Graphics 6000 e la webcam frontale FaceTime ha un sensore HD da 720p.
I nuovi modelli dei computer Macbook Air e Macbook Pro sono da poco realtà anche in Italia, e come sempre ci sono diversi dubbi su quale versione conviene acquistare. Vediamo di fare un po’ di chiarezza in questo focus.
Prima di tutto, entrambi i prodotti sono stati aggiornati alla piattaforma Intel Broadwell. Ciò significa che le prestazioni complessive sono aumentate, e al tempo stesso sono diminuiti i consumi energetici, per una maggiore autonomia.
Una soluzione che vada bene per tutti semplicemente non esiste nel mondo dell’informatica: ci sono fin troppe variabili in gioco, senza contare il fatto che ogni utente ha dei gusti ed esigenze differenti.
Per farla breve, il Macbook Air è dedicato a chi cerca il massimo della portabilità, mentre il Macbook Pro (soprattutto il modello con schermo da 15 pollici) è realizzato per chi desidera un notebook potente e versatile.
Una bella aggiunta dei nuovi Pro è il Force Touch Trackpad, ovvero il touchpad sensibile alla pressione, presente anche nel nuovissimo Macbook da 12 pollici. Applicando una certa pressione sulla superficie, è possibile gestire in maniera innovativa alcune app di OS X.
Se siamo interessati alla qualità di visione, allora è meglio procedere con l’acquisto del Macbook Pro con Retina Display: il salto è notevole, e non solo a livello di risoluzione. Gli angoli di visione, il contrasto, i colori, la nitidezza.. tutto è migliore.
Parlando di prestazioni, anche qui vince il Pro. Nonostante la famiglia di CPU sia la stessa (Intel Broadwell), la frequenze operative raggiungibili in modalità standard e Turbo Boost sono molto più elevate. L’unità SSD ha una velocità quasi identica sul Pro e sull’Air, però il notebook professionale di Apple può essere equipaggiato con molta più memoria RAM.
Le porte disponibili sono pressochè le stesse, con la differenza che il Pro Retina ha anche l’uscita video HDMI. Infine, il Macbook Air vince quando si tratta di portabilità e autonomia (circa 2 ore in più).
Apple Macbook da 12 pollici: Meglio il Macbook Pro Retina
Il nuovo Macbook da 12 pollici, presentato ufficialmente durante l’evento "Spring forward" dedicato all’Apple Watch, ha un aspetto davvero molto sottile ed elegante. Ma conviene davvero acquistarlo? O forse è meglio il Macbook Pro Retina?
Il design del nuovo notebook firmato Apple è certamente molto accattivante, purtroppo però gli ingegneri della casa di Cupertino sono dovuti scendere a dei compromessi per poter raggiungere un traguardo del genere in termini di portabilità.
Prima di tutto, tutte le porte dati e il classico connettore d’alimentazione MagSafe sono stati sostituiti da un’unica porta USB-C, la quale serve sia per la ricarica della batteria che per il collegamento con le periferiche esterne.
Il problema è che la porta è soltanto una, e se ad esempio vogliamo ricaricare il notebook e al tempo stesso utilizzare un hard-disk esterno, dobbiamo necessariamente acquistare un hub USB-C tutt’altro che economico.
Secondo l’opinione di chi scrive, sarebbe stato meglio equipaggiare il PC con almeno due porte USB-C e un’uscita video micro-HDMI, così da ridurre al minimo l’utilizzo di hub esterni (parecchio scomodi quando ci spostiamo da un posto all’altro).
E la situazione non migliora se siamo in possesso di accessori professionali, come le tavolette grafiche o i mouse con 7-8 pulsanti: questi dispositivi mal digeriscono lo standard USB-C.
Come se non bastasse, è assente lo slot per le schede Secure Digital.. E dire che è piuttosto sottile. Anche in questo caso, è necessario un adattatore da collegare alla porta USB-C. E non parliamo della webcam, che non è più in alta definizione.
Come avrete già capito, sono stati fatti dei compromessi fin troppo grossi dal punto di vista hardware. A questo punto è molto meglio acquistare il Macbook Pro Retina da 13 pollici: ha lo stesso prezzo, ma offre molto di più.