Apple ha alzato il prezzo minimo per le applicazioni nel suo App Store. Apple ha annunciato l’imminente cambiamento lo scorso Dicembre e si applica da ora in tutti i paesi dell’Unione europea e in Canada.
Il prezzo delle app a pagamento contenute nell’App Store include ora l’IVA appropriata per il mercato di riferimento. “I prezzi sono cambiati a seguito delle modifiche dell’Iva e per i tassi di cambio” ha spiegato un portavoce di Apple.
Fino a fine 2014 Apple ha indirizzato tutti gli acquisti europei in Lussemburgo, in cui l’IVA per i beni digitali è solo del 3%. Ora, un cittadino del Regno Unito dovrà pagare l’intera IVA del 20%, ed è per questo che i prezzi aumentano di conseguenza. Noi in Italia dovremo pagare l’IVA al 22%.
I prezzi minimi delle app su App Store sono ora di 1,19 dollari in Canada, 0,99 euro nell’Unione europea e 0,79 sterline nel Regno Unito.
Apple ha preso questa decisione per seguire la direttiva europea che pone fine ad alcune scappatoie riguardo le tasse che devono essere pagate sui beni digitali a valore aggiunto.
Allo stesso modo di Apple, anche Google nel suo Play Store e Amazon nel suo App Store e altri servizi simili dovrebbero applicare regole simili prossimamente per rispettare la legge europea.
Il 2014 può essere considerato l’anno magico per il negozio di applicazioni dei prodotti con sistema operativo iOS. Apple ha infatti annunciato che sono stati infranti nuovi record relativi alle vendite sul proprio App Store. La società di Cupertino nel 2014 ha guadagnato 15 miliardi di dollari lordi.
Considerando che per ogni dollaro Apple intasca 30 centesimi, sono 10 i miliardi di dollari che sono finiti nelle tasche degli sviluppatori e circa 5 miliardi in quelle di Apple.
Ora che i prezzi aumenteranno, anche considerando un calo delle vendite di app, Apple può ben sperare per questo 2015 appena cominciato.