Habemus data per l’atteso visore di realtà mista dell’azienda di Cupertino: Apple Vision Pro è pronto al debutto negli Stati Uniti. I pre-ordini aprono il 19 gennaio con disponibilità effettiva dal 2 febbraio 2024 in-store e online. Prezzi da 3.499 dollari.
Apple ha annunciato l’inizio delle vendite di Apple Vision Pro, il suo ‘computer spaziale‘ annunciato più di sette mesi fa alla WWDC23. Un visore per la realtà aumentata che combina i contenuti digitali con il mondo fisico reale per “trasformare il modo in cui le persone lavorano, collaborano, si connettono, rivivono ricordi e si divertono” alimentato dalla piattaforma proprietaria VisionOS. Il tutto sotto il controllo dell’utente attraverso input naturali e intuitivi quali il movimento degli occhi, delle mani e della voce.
Già sapevamo dalla conferenza per sviluppatori che Apple Vision Pro sarebbe arrivato prima negli Stati Uniti con prezzi a partire da 3.499 dollari. L’incognita era solo la data del lancio, che adesso conosciamo. Il visore sarà disponibile in pre-ordine da venerdì 19 gennaio alle ore 5:00 PST, con disponibilità effettiva a partire da venerdì 2 febbraio 2024. Apple Vision Pro sarà disponibile presso tutti gli Apple Store statunitensi e nell’Apple Store online statunitense. Per il momento non ci sono informazioni su quando Apple Vision Pro diventerà disponibile al di fuori degli USA.
“L’era del calcolo spaziale è arrivata“, ha dichiarato Tim Cook, CEO di Apple. “Apple Vision Pro è il dispositivo elettronico di consumo più avanzato mai creato. La sua interfaccia utente rivoluzionaria e magica ridefinirà il modo in cui ci connettiamo, creiamo ed esploriamo”.
Abbiamo avuto modo di approfondire Apple Vision Pro il giorno in cui il dispositivo è stato annunciato, ma ricordiamo quelle che sono le caratteristiche principali del visore e le esperienze che sblocca. Si tratta di un un visore costruito con telaio in lega di alluminio che racchiude un unico pezzo di vetro laminato dalla forma curva. Al centro, un sistema di visione ad alta risoluzione che impiega la tecnologia micro-OLED per racchiudere 23 milioni di pixel in due display, ciascuno delle dimensioni di un francobollo. Su questi schermi vengono riprodotti gli elementi digitali sovrapposti all’ambiente reale catturato dalle dodici fotocamere integrate nel visore. Di elaborare i dati si occupa il nuovo processore R1 abbinato a cinque sensori e sei microfoni. Grazie a questa configurazione, i contenuti digitali vengano mostrati nella posizione desiderata di fronte agli occhi dell’utente.
Per il massimo comfort durante l’utilizzo del visore, la struttura del Vision Pro presenta elementi in tessuto morbido con anche una fascia per la testa traspirante ed elastica. Il sistema audio del visore presenta due driver sono posizionati lateralmente, in prossimità di ciascun orecchio. I portatori di occhiali da vista possono acquistare per il visore gli inserti ottici ZEISS con prezzi aggiuntivi a partire da 99 dollari.
Il cuore del dispositivo è il processore proprietario Apple M2. Il sistema operativo è VisionOS, che si presenta con una interfaccia utente tridimensionale. L’interazione con la UI e i contenuti è possibile attraverso il movimento di occhi, mani e voce. Per esempio, si può usare la voce per dettare a Siri la chiave di ricerca nel motore di ricerca interno dell’app Store. A questo punto si può sfogliare l’elenco dei risultati con lo sguardo e poi puntare un dito per selezionare un’app specifica. Le app si possono scaricare dall’App Store, che contiene più di un milione di applicazioni compatibili con iOS e iPadOS ottimizzate per funzionare automaticamente con il nuovo sistema di input. Inoltre, è possibile scaricare app progettate ad hoc per VisionOS.
Per l’input tramite occhi, il visore impiega un sistema di tracciamento oculare che fa uso di fotocamere ad alta velocità e un anello di LED che proiettano schemi di luce invisibili sugli occhi di chi lo sta indossando. Inoltre, la funzionalità chiamata ‘EyeSight‘ rende trasparente lo schermo così da rendere visibili gli occhi dell’utente a chi si trova di fronte.
L’interfaccia 3D di Vision Pro presenta le icone delle applicazioni una a fianco dell’altra su qualsiasi scala, fornendo uno spazio di lavoro “infinito” per il multitasking. Il visore supporta anche l’input da Magic Keyboard e Magic Trackpad. E’ possibile anche portare lo schermo del proprio Mac in Vision Pro grazie alla funzionalità “Mac Virtual Display“.
Per la produttività si possono utilizzare applicazioni come Fantastical, Freeform, JigSpace, Microsoft 365 e Slack. Per l’intrattenimento, sul visore si possono riprodurre i contenuti dei principali servizi di streaming – come Apple TV+ e Disney+ – e visualizzare film, serie e show su una grande tela virtuale larga circa 30 metri, con tanto di supporto per i contenuti in alta gamma dinamica HDR. Tramite il visore si può anche giocare ai giochi disponibili sull’App Store, inclusi i titoli del servizio in abbonamento Apple Arcade. Non manca il supporto per controller wireless da gaming di terze parti.
I proprietari di iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max possono registrare video spaziali (in 1080p a 30fps, SDR nel formato HEVC) da riprodurre su Vision Pro. Il visore introduce anche Apple Immersive Video, un nuovo formato di intrattenimento che pone gli utenti al centro dell’azione con registrazioni 8K tridimensionali a 180 gradi catturate con l’audio spaziale.
Su Vision Pro si può accedere alla libreria di foto personale archiviata su iCloud, visualizzare le foto a grandezza naturale e in alta definizione, e immergersi negli scatti panoramici. Non manca il supporto di FaceTime, l’app di Apple per le chiamate voce e video: durante una chiamata FaceTime su Vision Pro, i partecipanti vengono mostrati in riquadri a grandezza naturale con l’audio spaziale che può dare la sensazione di far provenire l’audio proprio dal riquadro della persona che sta parlando. Al contempo, l’utente che indossa il visore viene rappresentato in digitale da tecniche di apprendimento automatico avanzate, con la replica dei movimenti di viso e mani in tempo reale. Questo avatar si chiama ‘Persona’ e si può creare per funzionare anche in app per videoconferenze di terze parti come Zoom, Cisco Webex e Microsoft Teams.
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