Apple fa ricorso contro il divieto di vendere alcuni Apple Watch negli USA

E’ effettivo il divieto di vendita di alcuni modelli di Apple Watch negli Stati Uniti, come stabilito dall’ITC statunitense e scaduto il periodo di revisione presidenziale. Apple ha presentato ricorso contro la decisione della ITC e richiesto la sospensione del divieto per versioni riprogettate dei suoi orologi. 

Apple ha sospeso le vendite di alcuni suoi smartwatch negli Stati Uniti la scorsa settimana. Una misura preventiva rispetto alla data di inizio del divieto all’import stabilito dalla Commissione per il commercio internazionale degli Stati Uniti (USITC). Questo divieto è diventato effettivo il 26 dicembre, dopo che il 25 dicembre è scaduto il termine per l’amministrazione Biden di porre il veto sul divieto e quindi annullarlo.

Come riportato da Reuters, infatti, il veto non è stato posto, dunque il ban dei prodotti interessati è diventato effettivo. In risposta a questo, Apple ha presentato ricorso contro la decisione della ITC.

Il divieto di vendere alcuni Apple Watch negli Stati Uniti

I modelli di Apple Watch la cui vendita è stata vietata negli Stati Uniti sono gli smartwatch che montano un sensore di pulsossimetria basato sulla luce con tecnologia di proprietà della azienda Masimo. Almeno secondo quanto stabilito da un tribunale statunitense al termine di una causa aperta nel 2021 dall’azienda globale di tecnologia medica Masimo. Secondo quest’ultima, l’azienda di Cupertino ha violato dei suoi brevetti nel sistema di monitoraggio dei livelli di ossigeno nel sangue (spO2) di alcuni Apple Watch.

Stando ai documenti della causa aperta da Masimo, i modelli di Apple Watch dalla Series 6, lanciata sul mercato nel 2020, violerebbero i suoi brevetti. Da quanto appreso, tuttavia, Apple ha interrotto le vendite solo dei modelli Apple Watch Series 9 e Apple Watch Ultra 2. E’ ancora in vendita Apple Watch SE. Da notare che Apple ha sospeso le vendite solo nei suoi canali di vendita ufficiali – Apple Store online e negozi Apple Store. Risulta, invece, che i rivenditori statunitensi stiano ancora vendendo gli orologi di Apple al centro del ban.

In una dichiarazione rilasciata dall’Ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti e riportata da Techcrunch, l’ambasciatrice Katherine Tai spiega di aver deciso di non revocare la decisione dell’ITC “dopo attente consultazioni“. Nella stessa nota, Tai conferma che “La decisione dell’ITC è diventata definitiva il 26 dicembre 2023“.

Apple pronta a tutto per riprendere le vendite dei suoi smartwatch messi al bando

Come riportato da Reuters, Apple martedì scorso ha condiviso una nota nella quale si è detta “fortemente in disaccordo con la decisione dell’USITC e il conseguente ordine di esclusione”. Inoltre, l’azienda ha comunicato che adotterà “tutte le misure per restituire Apple Watch Series 9 e Apple Watch Ultra 2 ai clienti negli Stati Uniti il ​​prima possibile“.

Lo scorso ottobre, il fondatore, presidente e CEO di Masimo, Joe Kiani, si è espresso soddisfatto della decisione dell’USITC. Decisione che è un segnale che “anche la più grande azienda del mondo non è al di sopra della legge.”, secondo Kiani. A tal proposito è giusto ricordare che divieti dell’import non sono una cosa rara per l’USITC.

Sono più rari, invece, i ban di prodotti delle grandi aziende, come Apple in questo caso. “Questa importante decisione è una forte conferma dei nostri sforzi per ritenere Apple responsabile dell’appropriazione indebita illegale della nostra tecnologia brevettata” aggiunse Kiani.

Si ipotizza che Apple dovrebbe riuscire a riprendere le vendite di Apple Watch Series 9 e Apple Watch Ultra 2 se si verificherà almeno uno di due scenari. Nel primo, l’azienda Cupertino vincerà il suo ricorso contro il divieto della ITC. Nel secondo, Apple rimuoverà o sostituirà sugli smartwatch la funzionalità di cui Masimo rivendita i diritti di proprietà.

Apple non ha solo presentato ricorso contro la decisione della ITC. L’azienda di Cupertino ha anche fatto richiesta di sospendere il divieto fino a quando non verrà stabilito se le versioni riprogettate dei suoi orologi violano ancora i brevetti di Masimo. Decisione che dovrebbe essere presa a metà del prossimo mese di gennaio 2024.