La sospensione della vendita di alcuni modelli di Apple Watch negli Stati Uniti sarebbe una misura preventiva nel rispetto del divieto all’import stabilito dall’ITC statunitense pronto a diventare valido alla scadenza del periodo di revisione presidenziale.
Apple ha previsto di sospendere negli USA la vendita di alcuni modelli di suoi smartwatch, tra cui i più recenti Apple Watch Series 9 e Apple Wacth Ultra 2. Stando a quanto riportato dalla CNN, le vendite saranno sospese il 21 dicembre sull’Apple Store online, mentre dal 24 dicembre negli Apple Store fisici.
Decisione presa dall’azienda di Cupertino in maniera preventiva rispetto alla data di inizio del divieto all’import stabilito dall’International Trade Commission (ITC) come parte di una controversia aperta nel 2021 dall’azienda globale di tecnologia medica Masimo, secondo la quale Apple avrebbe violato suoi brevetti. Ancora non è detto che la sospensione diventerà effettiva: l’amministrazione Biden ha tempo fino al 25 dicembre per porre il veto sul divieto.
La sospensione della vendita di alcuni modelli di Apple Watch sarebbe una misura preventiva
L’ITC statunitense non si è espressa pochi giorni fa ma nello scorso mese di ottobre. Risale al 26 ottobre scorso l’annuncio di Masimo che la Commissione per il commercio internazionale degli Stati Uniti (USITC) ha emesso un ordine di esclusione limitato per Apple Watch con funzionalità di pulsossimetria basata sulla trasmissione della luce.
Si tratta della funzione per il monitoraggio dei livelli di ossigeno nel sangue. Secondo l’USITC, Apple avrebbe violato le leggi statunitensi integrando in alcuni modelli di Apple Watch la misurazione dell’spO2 tramite metodo basato sulla luce brevettato da Masimo.
L’entrata in vigore del divieto è fissata per il 26 dicembre prossimo, dal momento che il 25 dicembre scadranno i 60 giorni dall’emissione dell’ordine di sospensione. 60 giorni che corrispondono al periodo di revisione presidenziale nel quale l’amministrazione Biden ha il potere di opporsi al divieto.
Per questo motivo la decisione di Apple di sospendere la vendita di alcuni modelli di Apple Watch negli Stati Uniti a partire già dal 21 dicembre sarebbe una misura preventiva, e presumibilmente temporanea. Data scelta comunque non a caso, dal momento che permette ai prodotti di essere acquistati in tempo come regalo per Natale.
Apple può sperare che il governo statunitense si esprima prima del 21 dicembre dalla sua parte per evitare la sospensione delle vendite, o comunque entro il 25 dicembre per limitare la sospensione a soli pochi giorni. Nel caso contrario, e quindi se l’amministrazione Biden concorderà con l’USITC, Apple potrà fare ricorso sull’ordine di divieto.
Inoltre, Apple potrebbe continuare a vendere i dispositivi privandoli della funzionalità oggetto della contesa. Altra ipotesi, Apple potrebbe spostare la produzione di Apple Watch negli Stati Uniti, così da evitarne l’import dagli stabilimenti di produzione in Cina.
Apple si è detta “fortemente in disaccordo con l’ordine”
In una nota ripresa dalla CNN, Apple ha riferito che “sta adottando misure preventive per conformarsi qualora la sentenza dovesse restare valida“. Questo nonostante “il periodo di revisione non finirà fino al 25 dicembre“. Inoltre, Apple si è detta “fortemente in disaccordo con l’ordine“. L’azienda ha aggiunto che “sta perseguendo una serie di opzioni legali e tecniche per garantire che Apple Watch sia disponibile per i clienti.“.
Come riferito da Reuters, la decisione dell’ITC non specifica esattamente di quali modelli di Apple Watch dovrebbe essere vietato l’import. Stando ai documenti della controversia aperta da Masimo, i modelli di Apple Watch dalla Series 6, uscita nel 2020, violerebbero i suoi brevetti. La sospensione preventiva delle vendite, tuttavia, riguarderà solo i modelli Apple Watch Series 9 e Apple Watch Ultra 2.
Joe Kiani, fondatore, presidente e CEO di Masimo, lo scorso ottobre ha dichiarato:
“La decisione odierna dell’USITC invia un forte messaggio: anche la più grande azienda del mondo non è al di sopra della legge. Questa importante decisione è una forte conferma dei nostri sforzi per ritenere Apple responsabile dell’appropriazione indebita illegale della nostra tecnologia brevettata”.
Nel suo commento presentato all’ITC, la Consumer Federation of America ha affermato:
“Non c’è offesa più grande sia per la legge antitrust che per quella sulla proprietà intellettuale di quando un’azienda dominante viola il brevetto di un rivale più piccolo, che è un concorrente effettivo o potenziale.”.