Una recente ricerca scientifica sugli Zombie ha dimostrato che si tratta solo di una finzione cinematografica che non potrebbe mai verificarsi nella realtà
Ormai si moltiplicano di anno in anno i Film e le serie Tv che vedono protagonisti degli zombie, cioè quegli esseri che provengono dall’oltretomba dalla camminata claudicante, l’aspetto orribile che circolano con un intento minaccioso in grado di turbare i sogni degli spettatori.
Addirittura, per scongiurare le paure che un giorno l’invasione degli zombie possa mettere a rischio la specie umana, il CDC di Atlanta ha pensato bene di predisporre una esercitazione anti-zombie per fronteggiare al meglio una eventuale epidemia di morti viventi e conoscere le tecniche più elementari per mettersi in salvo nell’eventualità che questo infausto scenario si materializzasse. In realtà, secondo la scienza, si tratta solo di figure che fanno parte della “mitologia” cinematografica, non potendo mai prendere vita o forma nella vita reale.
Questi ipotetici mostri venuti dall’oltretomba in grado di percepire suoni e immagini, non potrebbero mai esistere per tutta una serie di ragioni legate soprattutto alle funzioni cerebrali, che sono proprio le prime a venir meno dopo la morte. Una ricerca scientifica del 2011 effettuata da Anton Coenen (University of Nijmegen, Olanda) sui ratti, ha dimostrato in modo inequivocabile che l’attività cerebrale della persona appena deceduta si spegne totalmente entro 17 secondi.
Il rigor mortis che avviene due ore dopo la morte, si manifesta con una carenza di Atp, cioè quella sostanza chimica che dà ai muscoli l’energia necessaria per il movimento. Ecco perchè ipotizzare una proliferazione di morti viventi in grado di deambulare, o a addirittura correre, è solo fantascienza o poco più. Al decesso segue sembre una fase di totale decadimento del tessuto che avviene con putrefazione e auto-digestione. Questi due processi iniziano già alcuni minuti dopo il trapasso.
Ecco perchè l’ipotesi di un cadavere in grado di sopravvivere alla morte e diventare una minaccia per l’umanità è pura fantasia e null’altro. Le trame di questi film che ipotizzano scenari terrificanti, sono infarcite di scene in cui questi esseri tornati provvisoriamente in vita hanno una forza ben superiore a quella che avrebbero avuto durante la vita terrena, riuscendo anche a divellere cancelli, buttare giù porte e finestre come se fossero non solo senzienti ma anche dotati di una condizione fisica sovrumana.
Una situazione scientificamente impossibile anche perchè il sistema nervoso centrale delle persone decedute cessa di funzionare quando sopraggiunge la morte, paralizzando definitivamente ogni arto. Insomma, trame come quella di The Walking Dead non si potrebbero mai materializzare in vita. Se non altro, perchè le sepolture avvengono a 2 metri sotto terra in una sorta di cripta, dove il peso del terreno opera una forte pressione sul coperchio della bara. Uscire da questo contesto così ermeticamente sigillato sarebbe un’impresa titanica anche per l’uomo più forte al mondo.
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