Privacy Sandbox debutta su Android in Beta

Google sta lavorando per migliorare la privacy degli utenti su Android, impedendo alle app gratuite supportate dalla pubblicità  di utilizzare identificativi per il tracciamento dell'attività  su app e siti web di terze parti.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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All’inizio del 2022, Google ha annunciato Privacy Sandbox su Android, una serie di soluzioni progettate per consentire alle app su Android che si affidano sulla pubblicità in-app per fornire un servizio gratuito di continuare a fare questo limitando però la condivisione dei dati degli utenti con terze parti, senza utilizzare identificatori tra app per tracciare l’attività degli utenti su app e siti web. Negli ultimi mesi, BigG ha lavorato a stretto contatto con il settore della pubblicità digitale per raccogliere feedback e iniziare a testare queste nuove tecnologie, adesso pronta per arrivare nel mondo reale. Come annunciato da Antonio Chávez, Vicepresidente di Privacy Sandbox presso Google, Privacy Sandbox su Android inizierà presto ad essere implementata gradualmente sui dispositivi idonei, partendo con quelli alimentati da Android 13.

Le app gratuite supportate dalla pubblicità che scelgono di partecipare alla versione beta di Privacy Sandbox possono utilizzare le API di questo strumento per mostrare annunci pertinenti ai propri utenti, senza utilizzare identificatori in grado di tracciare la loro attività su altre app e siti web.

I proprietri di smartphone Android vengono informati tramite una notifica di sistema quando Privacy Sandbox è disponibile sul proprio device, potendo entrare in Impostazioni>Google>Servizi Google>Annunci sul proprio dispositivo mobile per controllare (ed eventualmente annullare) la propria partecipazione alla beta di questo nuovo strumento. Da questa schermata, gli utenti possono vedere e gestire gli interessi che le app possono utilizzare per mostrare loro annunci pertinenti.

Privacy Sandbox su Android

"Il nostro obiettivo con Privacy Sandbox è quello di migliorare la privacy degli utenti fornendo allo stesso tempo alle aziende gli strumenti per avere successo online" ha spiegato Antonio Chávez in un post sul blog The Keywords. "L’evoluzione della pubblicità digitale per migliorare la privacy degli utenti, allontanandosi dalla dipendenza dal tracciamento tra app, è vitale per il futuro di un fiorente ecosistema mobile. Continueremo a lavorare a stretto contatto con sviluppatori, esperti di marketing e regolatori in questo viaggio". 

Vi invitiamo ad approfondire Privacy Sandbox su Android in questo nostro articolo

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