Google aveva programmato di svelare le nuove funzionalità di Android 11 e al contempo rilasciare la prima Beta Pubblica di questa prossima versione del suo sistema operativo il 3 giugno prossimo ma la presentazione è stata posticipata in data futura. Ennesimo posticipo causato dall’emergenza della pandemia del Covid-19? No, la causa sembra essere un’altra.
"Siamo entusiasti di dirti di più su Android 11, ma ora non è il momento di festeggiare. Stiamo posticipando l’evento del 3 giugno e la versione beta. Torneremo con altro su Android 11, presto." è quanto condiviso dall’account Twitter ufficiale di Android Developers (@AndroidDev) il 30 maggio 2020.
Google ha rilasciato la prima developer preview di Android 11 il 9 febbraio scorso, cui sono seguite altre build beta per sviluppatori. Poche settimane fa doveva tenersi la conferenza di Google del 2020 per gli sviluppatori (Google I/O 2020) presso lo Shoreline Amphitheatre a Mountain View ma è stata cancellata: in questa occasione avremmo dovuto conoscere diverse novità di Android e nuove funzionalità di Android 11. Google aveva previsto il rilascio della prima Beta Pubblica di Android 11 all’inizio del mese di Giugno – presentazione rinviata – mentre la versione finale di Android 11 era prevista nel terzo trimestre di quest’anno ma quasi sicuramente anche questa slitterà in avanti: di quanto non si sa.
Il twwet di AndroidDev con cui viene annunciato il rinvio della presentazione di nuove funzionalità di Android 11
Per quel che sappiamo ad oggi, Android 11 arriverà con nuove funzionalità per aiutare gli utenti a gestire l’accesso a dati e file sensibili e un rafforzamento delle aree critiche della piattaforma per mantenere il sistema operativo performante e al contempo sicuro. Per gli sviluppatori, Android 11 offre nuove funzionalità per le loro app, come miglioramenti per il supporto di dispositivi pieghevoli e 5G, API per lo screening delle chiamate, nuove funzionalità multimediali e per le fotocamere, apprendimento automatico e altro ancora.
La causa del rinvio della presentazione, al contrario di quanto si potrebbe pensare, sembra non essere legata all’emergenza del Covid-19.
Stando a quanto spiegato da The Verge, anche se Google non ha detto esplicitamente il perché dell’annullamento della presentazione del 3 giugno, l’annuncio arriva quando in molte città americane ci sono proteste, saccheggi e incendi in seguito alla morte di George Floyd, un afroamericano morto il 25 maggio 2020 dopo che un agente di polizia (bianco) di Minneapolis lo ha immobilizzato premendogli il collo con il ginocchio per almeno sette minuti, mentre era ammanettato e giaceva a faccia in giù sulla strada. "La risposta alla morte di George Floyd nel Minnesota si è estesa ben oltre il conflitto a Minneapolis. L’area della baia in cui hanno sede Google e la maggior parte dei suoi dipendenti ha visto gravi conflitti sia a San Jose che a Oakland la sera in cui Google ha chiamato il suo evento" scrive The Verge.
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