Google invita gli sviluppatori di applicazioni Android a concentrarsi sullo sviluppo di app con architettura a 64bit, supportata oramai da quasi tutti i nuovi processori per smartphone e tablet che vengono immessi sul mercato. Attenzione, Google non va ad apportare modifiche alla propria politica sul supporto a 32 bit, Google Play continuerà a fornire app sui dispositivi alimentati da CPU a 32 bit, questi non diventeranno obsoleti a breve. Tuttavia, ci sono dei nuovi requisiti da soddisfare, come le app con codice nativo a 32 bit che dovranno avere per forza anche una versione a 64 bit per poter essere pubblicate sul Play Store.
"Le CPU a 64 bit offrono esperienze più veloci e ricche per i tuoi utenti" si legge nel post scritto da Vlad Radu, Product Manager, Play and Diana Wong, Product Manager, di Android nell’Android Developers Blog. "L’aggiunta di una versione a 64 bit dell’app fornisce miglioramenti delle prestazioni, lascia spazio ad innovazioni future e consente di configurare dispositivi con hardware a 64 bit".
Per venire in aiuto agli sviluppatori nel prepararsi allo sviluppo di versioni a 64bit delle loro app, il team di Android ha supportato CPU a 64 bit da Android 5.0 Lollipop e nel 2017 ha annunciato che le nuove app che utilizzano codice nativo devono fornire una versione a 64 bit oltre alla versione a 32 bit. Ora, lo stesso team ha fornito informazioni e tempistiche più dettagliate per rendere il più semplice possibile il passaggio allo sviluppo obbligatorio di app anche a 64bit dal 2019.
Il requisito 64-bit: cosa significa per gli sviluppatori.
A partire dal 1 agosto 2019, su Google Play sarà possibile pubblicare una nuova app o un’aggiornamento di un’app esistente obbligatoriamente anche nella versione a 64 bit oltre alla versione a 32 bit. Google Play continuerà ad accettare aggiornamenti a 32 bit solo per i giochi esistenti che utilizzano Unity 5.6 o versione precedente fino all’agosto del 2021.
A partire dal 1 agosto 2021, Google Play interromperà la pubblicazione di app senza versione a 64 bit sui dispositivi con CPU a 64 bit, il che significa che non saranno più disponibili nel Play Store su tali dispositivi. Ciò includerà giochi creati con Unity 5.6 o precedenti.
Il requisito non si applica a file APK o pacchetti di app che hanno come target i sistemi operativi Android Wear (smartwatch) o Android TV, che attualmente non supportano il codice a 64 bit. Inoltre, il requisito non si applica per APK o pacchetti di app che non sono distribuiti su dispositivi con Android 9 Pie o versioni successive.
Preparazione per il passaggio al 64-bit.
Il team di Android prevede che per la maggior parte degli sviluppatori il passaggio a 64 bit dovrebbe essere semplice. Molte app sono scritte interamente in codice non nativo (ad esempio nel linguaggio di programmazione Java o Kotlin) e non richiedono modifiche al codice. Per gli sviluppatori di giochi, i tre motori più utilizzati attualmente supportano 64 bit (Unreal e Cocos2d dal 2015, Unity dal 2018). Poiché Unity solo recentemente ha iniziato a fornire supporto a 64 bit nelle versioni 2017.4 e 2018.2, il team di Android ha deciso di concedere un’estensione automatica ai giochi esistenti utilizzando la versione 5.6 o precedente fino all’agosto del 2021.
Ringraziando gli sviluppatori che già supportano l’architettura 64-bit, il team di Android invita chi non lo ha già fatto ad iniziare a lavorare per soddisfare i nuovi requisiti il prima possibile: "siamo entusiasti del futuro che le CPU a 64 bit portano in aree come l’intelligenza artificiale, l’apprendimento automatico e l’immersività dei dispositivi mobili. Il supporto a 64 bit prepara l’ecosistema per l’innovazione abilitata dalle avanzate capacità di elaborazione dei dispositivi a 64 bit e per i futuri dispositivi Android che supporteranno solo il codice a 64 bit" ha detto Radu.
Cronologia dei requisiti 64-bit per Google Play