Al Computer History Museum di Mountain View, in California, il 7 novembre, il team di sviluppatori di Android ha tenuto l’Android Dev Summit, per dare uno sguardo indietro agli ultimi 10 anni della popolare piattaforma di Google e poi annunciare alcune importanti nuove funzionalità per gli sviluppatori Android. Tra queste, il supporto per i dispositivi che possono piegarsi.
Da Android 1.6, la piattaforma e i partner che la hanno utilizzata per alimentare i loro device hanno preso in considerazione diverse dimensioni e risoluzioni dello schermo, consentendo alla piattaforma di alimentare un’ampia categoria di fattori di forma e nuove esperienze come Android TV, Android Auto, Wear OS e app Android su Chromebook. Gli schermi dei telefoni sono un’area in cui i partner Android gettano le base di nuove regole, come quando Samsung ha introdotto i "phablet" quando gli schermi erano diventati ormai troppo ‘piccoli’ per le crescenti esigenze dei consumatori. Oggi, gli smartphone con ‘grande display’ sono diventati lo standard, grazie anche al fatto che i produttori sono riusciti a trovare soluzioni per eliminare quanti piu’ elementi dalla parte frontale dei device, integrandoli nello schermo (come il lettore di impronte digitali portato sullo schermo con la tecnologia in-display) e riducendo i bordi attorno al pannello stesso sempre di piu’ con i nuovi fattori di forma quali 18.5:9, 19:9, 19.5:9 e altri, al posto del ‘vecchio’ standard 16:9. E per l’immediato futuro la novità sono i display flessibili per dispositivi pieghevoli. Android sarà pronto per quando debutteranno.
Android per display flessibili
Sfruttando la nuova tecnologia di display flessibile, lo schermo può letteralmente piegarsi e spiegarsi. E’ già ufficiale il FlexPai, primo telefono pieghevole ad arrivare sul mercato mondiale, mentre Samsung ha presentato l’Infinity Flex Display per dispositivi mobili pieghevoli, che probabilmente vedremo sul mercato in un primo prodotto commerciale del marchio sudcoreano nel 2019.
Di device con tecnologia di display flessibile esistono due varianti in senso lato: dispositivi a due schermi separati e dispositivi a schermo singolo che supporta la piegatura. Quando piegati, i ‘device foldable’ dotati di un solo schermo in grado di piegarsi sembrano dei telefoni, adatti per essere tenuti in tasca o nella borsa, mentre da spiegati la loro caratteristica è di servire come tablet, con uno schermo ‘continuo’ e senza interruzioni. Ad esempio, si puo’ avviare un video sullo schermo più piccolo con il device ripiegato e, in seguito, aprirlo per ottenere la visione dello stesso filmato su uno schermo piu’ grande delle dimensioni di un tablet per un’esperienza piu’ coinvolgente. Mentre questo avviene serve pero’ che il sistema operativo e la app possano adattare la schermata di visualizzazione da un formato piccolo ad uno piu’ grande (e viceversa) senza soluzione di continuità. Ecco perchè il team dietro Android sta lavorando per ottimizzare la piattaforma per questo nuovo fattore di forma.
Inoltre, il team di Android ha comunicato che sta lavorando per apportare modifiche al software per aiutare gli sviluppatori di tutto il mondo a sfruttare le possibilità offerte dai dispositivi pieghevoli al fine di adattare al meglio le loro applicazioni per rendere possibile nuove esperienze per gli utenti.
Samsung annuncia Infinity Flex Display e One UI per dispositivi mobili pieghevoli
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