Google ha dato il via al Playtime 2018, la sua serie annuale di eventi globali che ospita oltre 800 partecipanti a Berlino e a San Francisco per condividere le opinioni degli esperti di tutto il mondo e gli ultimi aggiornamenti sui prodotti Google. Seguiranno eventi a San Paolo, Singapore, Taipei, Seoul e Tokyo. Per espandere il mondo che è ‘Google Play’ il team di Android è sempre impegnato ad investire in strumenti che semplificano lo sviluppo e la distribuzione delle applicazioni degli sviluppatori ad un pubblico globale. In occasione di Playtime 2018 sono stati fatti annunci su degli aggiornamenti destinati anche a cambiare il modo, per gli utenti Android, di scoprire e provare applicazioni tramite il Play Store.
Costruire app più piccole
Google ha introdotto l’Android App Bundle, il nuovo formato di pubblicazione di app Android, con il quale gli sviluppatori possono offrire più facilmente le grandi esperienze in una app che occupa meno spazio. Le app piu’ piccole hanno tassi di conversione più elevati e, da una ricerca interna, Google ha notato che la dimensione delle applicazioni è un fattore che incide molto per gli utenti quando si trovano a dover decidere quali app disinstallare se hanno bisogno di liberare spazio sul proprio device. Con la modularizzazione dell’Android App Bundle gli sviluppatori possono anche fornire funzionalità su richiesta, anziché al momento dell’installazione, riducendo ulteriormente le dimensioni delle proprie app. Google ha detto che migliaia di pacchetti di app sono già in produzione, con una riduzione media delle dimensioni del 35%.
Ci sono diversi motivi per passare all’Android App Bundle, secondo Google, a partire dai pacchetti di app che arrivano a pesare in media meno dell’8% per il download e ad occupare circa il 16% in meno di spazio sul dispositivo sui dispositivi M+. Questi risparmi in termini di spazio derivano dal supporto di librerie native non compresse, che elimina la necessità di archiviare più copie sul dispositivo.
E’ stato anche migliorato il supporto per app di grandi dimensioni: ora gli sviluppatori possono caricare pacchetti di app di grandi dimensioni con dimensioni per file APK installato fino a 500MB senza utilizzare file di espansione aggiuntivi.
Instant Play ora disponibile per titoli a pagamento e quelli non ancora lanciati.
Negli ultimi mesi, Google ha promosso le ‘Instant Apps‘ (app istantanee) come un modo per consentire agli utenti di provare le applicazioni senza doverle prima scaricare. Instant Play è ora disponibile per titoli a pagamento. Google ha detto di avere ascoltato i feedback ricevuti dagli sviluppatori di app Android per semplificare la creazione di app istantanee e di recente ha aumentato il limite delle dimensioni a 10MB per abilitare il ‘PROVA ORA’ su piu’ applicazioni disponibili nel Play Store e rimosso il requisito dell’URL. Per gli sviluppatori di giochi, Google ha stretto una partnership con Unity su un plug-in Google Play Instant da rendere disponibile nel Cocos Creator.
Ora viene utilizzato l’ Android App Bundle per risolvere uno dei principali punti dolenti della creazione di app istantanee. In precedenza, era necessario pubblicare sia un’app istantanea che un’app installabile, quindi gli sviluppatori dovevano scrivere due codici, uno per l’app completa e un altro per la versione istantanea di essa. Ora, non è necessario mantenere codici separati: dalla versione beta di Android Studio 3.3, uno sviluppatore può pubblicare un singolo pacchetto software unificato.
Google Play Instant è ora disponibile per i titoli premium e le campagne di pre-registrazione, quindi le persone possono provare il gioco addirittura prima che venga lanciato. Nuove app e nuovi giochi si uniscono a Google Play Instant ogni giorno e tra le ultime aggiunte ci sono Umiro di Devolver Digital e Looney Tunes World of Mayhem di Scopely.
Obiettivo: ridurre i tassi di crash e migliorare la qualità
La Play Console offre due strumenti per aiutare gli sviluppatori a monitorare le prestazioni e migliorare la qualità delle loro app. Il rapporto pre-lancio esegue le app su dispositivi reali situati nel laboratorio di Test di Firebase e genera metadati utili per aiutarli ad identificare e risolvere i problemi prima di inviare le app sul Play Store. Possono inoltre tenere traccia delle prestazioni e della qualità delle app sui dispositivi degli utenti nel mondo reale attraverso una serie di dati che possono essere raccolti.
A I/O 2018, Google ha introdotto uno strumento utile agli sviluppatori per mantenere gli abbonati/sottoscrittori. Tramite un sondaggio i developers possono ottenere informazioni dagli utenti che si stanno cancellando per sapere il motivo dietro questa loro decisione. Google sta anche testando la possibilità per gli utenti di mettere temporaneamente in pausa le loro iscrizioni invece di annullarle a priori, dando la possibilità agli sviluppatori di offrire promozioni per riconquistare l’abbonato in pausa e fargli riprendere la sottoscrizione.
Gli utenti beneficeranno inoltre di una nuova funzionalità di aggiornamento in-app che consentirà aggiornamenti senza dover chiudere l’applicazione. Gli sviluppatori potranno mostrare un’esperienza a schermo intero che fa seguire agli utenti le fasi di download dell’update dell’app con conseguente riavvio di essa, o aiutare l’utente a scaricare e installare in background l’aggiornamento monitorando ogni fase piu’ facilmente.
Infine, Google ha annunciato un nuovo modo per dare il benvenuto ai nuovi sviluppatori nell’universo di Google Play. E’ stata lanciata l’Academy for App Success con corsi interattivi per aiutare gli sviluppatori ad ottenere il massimo dalla Play Console, a capire le policy di Play e ad utilizzare le best practice per migliorare la qualità e aumentare le prestazioni del loro business. Questo nuovo programma gratuito consente ai developers di monitorare i loro progressi di apprendimento con quiz e risultati per dimostrare la loro esperienza con Google Play. Disponibile in inglese oggi, nuovi contenuti e corsi tradotti saranno aggiunti presto.