Google Play chiaramente dice agli utenti quali applicazioni disponibili dal suo store includono gli acquisti in-app e, a partire dal 2016, dira’ anche quali applicazioni sono sì gratuite, ma contengono dei banner pubblicitari.
Bisogna sapere che è raro che un’applicazione sia completamente gratuita, e anche se il download dal Play Store risulta essere gratuito (spesso per invogliare l’utente ad effettuare il download) lo sviluppatore poi in qualche modo deve trarre un certo guadagno dal software che ha sviluppato, e quindi sceglie se includere acquisti in-app (acquisti aggiuntivi per esempio per sbloccare livelli di gioco o altre opzioni), oppure puo’ mostrare dei banner pubblicitari oppure ancora può chiedere all’utente di abbonarsi ad un servizio per lo sblocco completo delle funzionalità dell’app. Solo grandi società alla fine possono permettersi si sviluppare e continuare a mantenere applicazioni senza far pagare qualcosa agli utenti. Spesso le app gratuite contengono dei banner pubblicitari.
Mountain View ha comunicato via mail agli sviluppatori che da ora in poi saranno tenuti ad informare che tipo di modalita’di guadagno scelgono per cio’ che sviluppano, e in particolare dichiarare se le loro applicazioni contengono pubblicità. Google utilizzerà poi queste informazioni nella scheda dell’app sul Play Store, così da informare gli utenti. Nel caso in cui uno sviluppatore mentisse, ad esempio segnalando l’app come gratuita e libera di annunci mentre in realta’ ospita banner pubblicitari, Google potrebbe sospendere l’app.
Google originariamente ha introdotto il tag "ad-supported" nel mese di aprile per le app che rientrano nel programma Designed for Families. Lo stesso tag sarà dal 2016 introdotto su tutto lo store, con gli sviluppatori che hanno tempo solo fino al 11 gennaio 2016 per contrassegnare le loro applicazioni dal momento che l’etichetta verrà introdotta "all’inizio del prossimo anno."
Google ha precisato che l’etichetta “Annunci” non indicherà la presenza di contenuti commerciali all’interno delle applicazioni (ad esempio offerte per effettuare acquisti in-app o eseguire upgrade di un abbonamento sottoscritto come quello per un giornale digitale), ma dirà solo se l’app contiene banner pubblicitari.
A seguire la traduzione della lettera che Google ha mandato agli sviluppatori con le nuove linee guida valide per chi carica app nel suo store.
Ciao sviluppatori di Google Play,
A Google I O, abbiamo lanciato il tag "ad-supported" per applicazioni progettate per il programma Designed for Families. Oggi, stiamo annunciando l’espansione di questo programma per tutte le applicazioni su Google Play. All’inizio del prossimo anno, gli utenti inizieranno a vedere l’etichetta "Annunci" sulle applicazioni che contengono la pubblicità, sia all’interno che all’esterno del programma Designed for Families.
Entro l’ 11 gennaio 2016, è necessario accedere alla Play Developer Console e dichiarare se le applicazioni contengono annunci (come gli annunci erogati attraverso reti pubblicitarie di terze parti, annunci display, annunci nativi e / o banner pubblicitari). Dopo questa data, la dichiarazione della presenza di annunci sarà obbligatoria quando si effettueranno aggiornamenti alle applicazioni. Si prega di notare che non dichiarare la presenza di annunci vìola le Google Play Developer Program Policies e può portare alla sospensione. Potete visitare il nostro centro di aiuto per saperne di più.
Mentre gli sviluppatori hanno la responsabilità di dichiarare con precisione la presenza di annunci nelle loro applicazioni, Google può verificare in qualsiasi momento e, se necessario, visualizzare l’etichetta "Annunci".
Se ritieni che la tuo applicazione è stata erroneamente contrassegnato per contenere gli annunci, si prega di contattare il nostro team di supporto.
Saluti,
Il team i Google
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