Xiaomi ha annunciato la seconda generazione di Redmi, uno smartphone con caratteristiche essenziali – ma non troppo – indirizzato a chi non ha intenzione di spendere molto per acquistare un telefono nuovo.
Il prodotto si chiama Redmi 2 e, nonostante la dicitura "2", in realtà non rappresenta la seconda generazione della gamma Redmi, ma la terza. Tutto è cominciato con l’originale Redmi, che l’anno scorso è stato seguito da Redmi 1S, caratterizzato da un processore più potente e da una memoria più ampia.
Caratteristiche tecniche
Con una scocca in plastica, Redmi 2 ha uno schermo con diagonale 4,7 pollici IPS e con risoluzione 720p HD, sotto al quale è presente il tasto Home. Monta un notevole processore a 64 bit Qualcomm Snapdragon 410 con frequenza operativa 1,2 GHz, ha una batteria leggermente migliorata rispetto a 1S (da 2200 mAh), si connette alla rete 4G ed è un dual SIM con supporto per le reti TDD e FDD.
Il sistema operativo nativo è Android 4.4 KitKat ed è accompagnato dall’interfaccia utente MIUI 6. Ci sono poi una fotocamera principale con 8 Megapixel, 1 GB di RAM e 8 GB di memoria interna. Quest’ultima è espandibile attraverso schede di memoria microSD e la buona notizia è che ce n’è proprio una da 32 GB inclusa nella confezione di vendita.
Prezzo e disponibilità
Xiaomi Redmi 2 è in vendita inizialmente in Cina per 699 yuan, ovvero nemmeno 100 euro (per la precisione, 95 euro). Sarà distribuito sicuramente in altri sette paesi, ovvero Hong Kong, Taiwan, Singapore, Malesia, India, Indonesia e nelle Filippine. E’ difficile dire se lo vedremo mai nei nostri negozi. A un prezzo del genere il prodotto è decisamente allettante; l’unico modo per averlo probabilmente sarà attraverso acquisti all’estero attraverso siti di e-commerce quali Amazon.
Xiaomi: fatturato record nel 2014
Nel 2014 Xiaomi ha fatto un vero e proprio boom, vendendo più di 61 milioni di smartphone e crescendo, in termini di fatturato, del 227 per cento rispetto all’anno precedente. L’ottima notizia, diramata dall’amministratore delegato Lei Jun attraverso una lettera ai dipendenti, è stata suggellata anche dal +135% di entrate ante imposte sempre rispetto al 2013. Ora la società, che negli ultimi quattro anni ha raccolto oltre 1 miliardo di dollari in fondi di capitale di rischio, ha un valore stimato di 45 miliardi di dollari.