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ChatGPT al posto dell’Assistente Google su Android? Un giorno, forse

Stando a dei riferimenti trovati nel codice dell’app ChatGPT per Android, non si esclude la possibilità che l’IA di OpenAI possa diventare una alternativa all’Assistente Google e ad altri digital assistant di terze parti selezionabili dagli utenti come quello preferito.

Il 2023 che ci siamo lasciati alle spalle lo ricorderemo come l’anno di presa posizione dell’intelligenza artificiale in numerosi settori, specie in quello tecnologico. Microsoft, Google e Meta sono tra le aziende big dell’alta tecnologia che stanno investendo molti soldi per sviluppare modelli d’Intelligenza Artificiale da integrare nei loro servizi e prodotti esistenti ma anche nuovi.

Microsoft ha già integrato l’IA generativa di OpenAI in Microsoft 365, Bing, Edge e Windows. Inoltre, da quest’anno vedremo sul mercato i primi computer Windows con il nuovo tasto ‘Cpoliot’ nella tastiera per avviare il nuovo assistente digitale di Microsoft. Copilot è anche disponibile sui dispositivi mobili di Apple e Android tramite app stand-alone. Google, dal canto suo, ha già iniziato ad integrare l’IA generativa sui propri smartphone attraverso il progetto Gemini. E chissà che cosa riserverà il futuro.

Nell’attesa di annunci ufficiali, indiscrezioni su cosa possiamo aspettarci continuano ad arrivare. Una delle ultime riguarda ChatGPT e i dispositivi Android.

Prossimamente, ChatGPT potrebbe diventare disponibile sui dispositivi Android come assistente digitale di terze parti selezionabile in sostituzione del predefinito Google Assistant. E’ quanto riporta il sito Android Authority, che ha riferito di avere trovato riferimenti nel codice sorgente dell’app ChatGPT per Android che suggeriscono proprio questo scenario. Se si rivelerà vero, l’accesso da smartphone al chatbot alimentato dall’IA generativa di OpenAI sarà ancora più semplice ed immediato.

ChatGPT come assistente digitale principale sui dispositivi Android?

ChatGPT app Android – esempi utilizzo del chatbot come assistente digitale (pianetacellulare.it)

La piattaforma Android è aperta e offre agli utenti la possibilità di personalizzare l’esperienza di utilizzo dei loro dispositivi, anche con un assistente digitale di terze parti diverso dal predefinito Assistente Google. Per esempio, gli utenti con installata l’app Alexa possono scegliere l’assistente digitale di Amazon come preferito.

Sui dispositivi Samsung più recenti è disponibile come alternativa anche Bixby Voice. Grazie a questa apertura dell’OS, sui dispositivi Android che dispongono di un tasto fisico dedicato all’avvio di un’app di assistenza è possibile fare in modo che, alla pressione del tasto, venga richiamato immediatamente l’assistente preferito per chiedergli informazioni o fare richieste per gestire la propria casa connessa a seconda delle capacità offerte.

Sulla base delle informazioni rilevate da Android Authority, OpenAI starebbe lavorando proprio per rendere possibile scegliere ChatGPT come assistente preferito sui dispositivi Android, con tanto di possibilità di fare richieste anche tramite input vocale.

Per il momento non ci sono maggiori informazioni e non è da escludere che i riferimenti nel codice dell’app ChatGPT possano servire solo a scopo di test e che, in futuro, vengano rimossi. Se, invece, i riferimenti porteranno alla possibilità di scegliere ChatGPT come assistente preferito su Android, non è sicuro che questa sarà una funzionalità gratuita.

ChatGPT ricordiamo, è gratuito nella sua versione base, mentre alcune funzionalità si possono sbloccare solo tramite l’abbonamento a ChatGPT Plus. Non si può quindi escludere che l’integrazione profonda sui dispositivi Android potrà essere lanciata inizialmente come esclusiva per gli utenti abbonati.

Gli utenti Apple non dovrebbero aspettarsi lo stesso

L’app ChatGPT è disponibile anche per iPhone. Tuttavia, qui si può già escludere che sarà possibile scegliere l’assistente di OpenAI come quello predefinito in alternativa a Siri. Infatti, la piattaforma di Apple è nota per essere un sistema piuttosto chiuso, che non permette ad applicazioni di terze parti di cambiare impostazioni native.

Simone Ziggiotto

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