Ci si può lamentare del prezzo salato della benzina, del latte, degli alcolici… tuttavia il liquido più caro che si possa acquistare è l’inchiostro per le stampanti. Una cartuccia 60XL per una stampante HP per esempio non contiene nemmeno 15 grammi di inchiostro nero e costa 32 euro. Un litro dunque viene a costare più di 2.100 euro.
L’industria funziona così: le stampanti vengono vendute a un prezzo competitivo, che generalmente si attesta sui 50 o 60 euro. La vera spesa arriva in seguito, ovvero quando c’è bisogno delle cartucce. E, a meno che non si acquisti una stampante per non usarla, delle cartucce si avrà bisogno molto presto.
L’inchiostro se non si usa tende a seccarsi; se ciò succede bisogna sostituire il pezzo. Nel corso degli anni le società hanno furbescamente diminuito la quantità di inchiostro presente in ogni cartuccia. Inoltre un’analisi di Consumer Reports ha evidenziato che quasi la metà dell’inchiostro di una cartuccia viene sprecato, schizzando via o finendo nelle spugne.
Siamo schiavi del mercato delle cartucce quindi, un mercato costoso, ecologicamente non compatibile e dal quale sembra che non ci sia la possibilità di scollarsi. Secondo i dati IDC quest’anno saranno vendute stampanti per 8,2 miliardi di dollari e cartucce per ben 28 miliardi di dollari (dati InfoTrends).
Una soluzione può essere quella di ricorrere a soluzioni non ufficiali, agli inchiostri generici, ma così facendo si invalida la garanzia della stampante. Inoltre il dibattito è sempre aperto: le cartucce generiche offrono la stessa qualità di quelle originali?
Epson, la seconda società venditrice di stampanti dopo HP, ha deciso di spezzare questo circolo vizioso e dannoso per l’ambiente realizzando una nuova stampante, che si chiama EcoTank. Questa, al posto di usare le cartucce tradizionali, utilizza delle bottigliette contenenti inchiostro: una per il nero e altre tre rispettivamente per il blu, il verde e il rosso.
Stiamo parlando di un’enorme quantità di inchiostro per bottiglietta, soprattutto se paragonata a quella delle cartucce classiche. Secondo Epson per un uso medio una carica dura due anni. Più in dettaglio, ha abbastanza materiale per fare 6.500 stampe.
Le ricariche per stampanti Epson EcoTank
La stampante costa più di quelle attualmente in commercio, economiche: Epson stavolta ha deciso di non venderla in perdita per rifarsi poi con la vendita delle cartucce. La testina di stampa, che Epson ha chiamato Micro Piezo, non viene sostituita ogni volta che si fa una ricarica – cosa che avviene invece con le stampanti economiche. A lungo termine il risparmio c’è ed è cospicuo.
FACCIAMO QUATTRO CONTI
Tutte e cinque le varianti di EcoTank sono stampanti con scanner, tutte funzionanti con le connessioni senza fili. Il modello di base, ET-2500, costa 380 dollari e ha inchiostro a sufficienza per 6.500 pagine. Su una stampante economica da circa 60 euro, per lo stesso numero di stampe servono circa 20 set completi di cartucce da circa 40 dollari ciascuno. Calcoli alla mano:
• per la stampante EcoTank con 6.500 stampe si spendono 380 dollari
• per una stampante economica più le cartucce si spendono 870 dollari
Le quattro bottigliette fungono da ricarica: l’inchiostro viene travasato in appositi contenitori all’interno della stampante. Un set completo costa 52 dollari; una bottiglietta singola costa 13 dollari. Conti alla mano, il costo dell’inchiostro per 6.500 stampe è il seguente:
• 52 dollari per le bottigliette Epson
• 800 dollari per le cartucce tradizionali
Il risparmio è evidente. Con queste stampanti inoltre si assume un comportamento più ecosostenibile – che dovrebbe essere obbligatorio ai fini di legge.
Una ricarica su Epson EcoTank
DISPONIBILITA’
Le stampanti EcoTank sono disponibili nel mercato europeo e sono in arrivo anche negli Stati Uniti. Sarà curioso vedere se questo nuovo modello di business attecchirà o meno oltreoceano. I modelli attualmente in commercio in Italia sono Epson L555, L355 e L300. Per scoprirne caratteristiche e prezzi, consigliamo di consultare questa pagina.
L’articolo è stato redatto prendendo spunto dallo scritto di David Pogue.
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