Amazon non completa l’acquisizione di iRobot annunciata nel 2022. Il piano non avrebbe ricevuto il via l’ibera da parte dei regolatori nell’Unione Europea. Come conseguenza diretta, iRobot ha previsto una ristrutturazione aziendale che include tagli della forza lavoro e cambi nella leadership.
Nel mese di agosto del 2022 Amazon ha annunciato il su piano per acquisire in contanti iRobot, l’azienda dietro alla produzione di dispositivi intelligenti per la pulizia della casa, tra cui i popolari robot aspirapolvere Roomba. Ora, un anno e mezzo dopo, il 29 gennaio 2024, le due aziende hanno comunicato di aver stipulato un altro accordo, quest’ultimo per rescindere l’accordo di acquisizione precedentemente annunciato. Di conseguenza, Amazon non completerà l’acquisizione di iRobot.
In base all’accordo originale tra le parti, Amazon avrebbe acquisito iRobot per 61 dollari per azione pagando in contanti un valore stimato di circa 1,7 miliardi di dollari, incluso il debito netto di iRobot. L’accordo di risoluzione va a risolvere tutte le questioni in sospeso relative alla transazione.
Il completamento della transazione era soggetto alle consuete condizioni di chiusura, tra cui l’approvazione da parte degli organi regolatori competenti. Da quanto appreso, la proposta acquisizione di iRobot da parte di Amazon non avrebbe ricevuto il via l’ibera da parte dei regolatori nell’Unione Europea. Una decisione che “impedisce ad Amazon e iRobot di andare avanti insieme” che viene definita da iRobot come “una perdita per i consumatori, la concorrenza e l’innovazione“.
Sulla base della comunicazione diffusa dalle aziende, con questa acquisizione Amazon avrebbe investito nella produzione di nuovi dispositivi di iRobot e aiutato il brand ad abbassare i prezzi “dei prodotti che i clienti già apprezzano“.
Amazon e iRobot, questo matrimonio non s’ha da fare
Deluso dal fatto che l’acquisizione di iRobot da parte di Amazon non abbia potuto procedere e sicuro del fatto che questo esito “negherà ai consumatori un’innovazione più rapida e prezzi più competitivi”, il vicepresidente senior e consigliere generale di Amazon, David Zapolsky, ha dichiarato:
“Ostacoli normativi eccessivi e sproporzionati scoraggiano gli imprenditori, che dovrebbero essere in grado di vedere l’acquisizione come una strada verso il successo, e questo danneggia sia i consumatori che la concorrenza, proprio quelle cose che i regolatori dicono di cercare di proteggere. (…)
Fusioni e acquisizioni come questa aiutano aziende come iRobot a competere meglio nel mercato globale.”.
A nome della società che rappresenta, Zapolsky ha riferito che Amazon crede “nel futuro della robotica di consumo domestica”, ringraziando poi “tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente per cercare di rendere questa collaborazione una realtà.”.
Anche il fondatore di iRobot Colin Angle si è detto deluso da come sono andate le cose, aggiungendo che l’azienda si concentrerà sul continuare a costruire “robot intelligenti e innovazioni domestiche intelligenti che rendano la vita migliore“.
iRobot annuncia ristrutturazione operativa e licenziamenti
Lo stesso giorno in cui ha comunicato l’accordo di risoluzione dell’accordo con Amazon, iRobot ha riferito che implementerà un piano di “ristrutturazione operativa“ progettato per stabilizzare meglio la società nell’attuale contesto di mercato, andando a concentrarsi sulla redditività e portando avanti “iniziative chiave di crescita” per ampliare la sua quota di mercato nei segmenti premium e di fascia media.
Come parte di questa ristrutturazione, cambia la leadership della società. Colin Angle lascia la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e CEO di iRobot, mentre Glen Weinstein, Vice Presidente Esecutivo e Direttore Legale di iRobot, prende la carica di CEO ad interim. Inoltre, Andrew Miller, direttore indipendente capo del CdA, diventa il nuovo Presidente del Consiglio di Amministrazione.
L’azienda ha previsto anche di licenziare circa 350 dipendenti, che rappresentano il 31% della forza lavoro della società al 30 dicembre 2023. Nel suo immediato futuro, iRobot andrà a sospendere tutto il lavoro relativo alle innovazioni non legate alla cura dei pavimenti, tra cui la purificazione dell’aria e tagliaerba.
A proposito di questa ristrutturazione, il nuovo Presidente del CdA Andrew Miller ha dichiarato:
“Il Consiglio e io crediamo che iRobot possa – e – aumenterà la propria presenza e continuerà a costruire una suite all’avanguardia di soluzioni robotizzate per la cura dei pavimenti che aiutino i consumatori a rendere le loro case più facili da mantenere e luoghi più sani in cui vivere. Per fare ciò con successo, tuttavia, dobbiamo allineare rapidamente il nostro modello operativo e la struttura dei costi al nostro futuro come azienda autonoma. Sebbene le decisioni che influiscono sulle nostre persone siano difficili, dobbiamo andare avanti con un modello di business più sostenibile e una rinnovata attenzione alla redditività. Siamo fiduciosi che le azioni che annunciamo oggi ci consentiranno di tracciare un nuovo percorso strategico per la creazione di valore sostenibile.”