Netflix si è attivata da qualche mese per contrastare il fenomeno di condivisione degli account tra persone non conviventi, e perchè no sperando così anche di raccogliere nuovi abbonati. Nel primo trimestre del 2022, Netflix ha iniziato a testare in alcuni mercati una nuova opzione a pagamento aggiuntivo per consentire ad un account di aggiungere "account secondari" per un massimo di due persone non conviventi. Qualche mese dopo, l’azienda ha lanciato lo strumento alternativo chiamato ‘Gestisci Case’ in alcuni Paesi, sempre come parte di un test per vedere e analizzare la risposta degli utenti a questa novità. Nessuno di questi due test è stato attivato in Italia. Qui da noi, per contrastare il fenomeno della condivisione delle password, oggi Netflix fa affidamento sul concetto di ‘nucleo domestico’ e sulla verifica dei dispositivi che presumibilmente accedono ad un account al di fuori del nucleo domestico del proprietario dell’account.
Per "nucleo domestico" Netflix intende "un gruppo di persone che vivono nella stessa posizione insieme al titolare dell’account". In Italia, dunque, non è consentita la condivisione del proprio account Netflix con persone non conviventi. Ciò significa, per esempio, che in una famiglia il padre proprietario di un account Netflix può condividerlo con la propria moglie e i propri figli conviventi; nel momento in cui un figlio decide di andare a vivere da solo, creando di fatto un proprio ‘nucleo domestico’, dovrà registrare un suo account per guardare Netflix e non continuare ad usufruire di quello del padre. Per facilitare in casi come questo, alla fine dello scorso anno, Netflix ha anche lanciato lo strumento ‘Trasferimenti di Profilo‘ che consente di continuare ad utilizzare il proprio profilo esistente su un account su un altro account nuovo, mantenendo qui i suggerimenti personalizzati, la cronologia di visione, La mia lista, i giochi salvati e altre impostazioni.
Come descritto nel supporto online di Netflix, nel momento in cui un dispositivo esterno al nucleo domestico di un account accede, il servizio potrebbe chiedere sul dispositivo che sta tentando l’accesso di verificarlo prima di abilitare la visione. Questa procedura viene eseguita "per avere la conferma che si tratti di un dispositivo autorizzato ad usare l’account" spiega l’azienda. Il processo di verifica di un dispositivo è semplice: Netflix invia un link all’indirizzo email o al numero di telefono associato al titolare dell’account principale; aprendo questo link il proprietario accede ad una pagina con un codice di verifica a 4 cifre; questo codice va inserito sul dispositivo da cui è stato richiesto entro 15 minuti (alla scadenza di questo periodo, bisogna richiedere un nuovo codice di verifica dal dispositivo); completata la verifica, il dispositivo può essere utilizzato per guardare Netflix.
Netflix analizza tutta una serie di dati per presumere se un dispositivo non è legato al nucleo domestico dell’account che sta utilizzando. Tra questi fattori ci sono indirizzi IP, ID dei dispositivi e l’attività dell’account. L’azienda ha detto che questa verifica non è necessaria se il dispositivo utilizzato per guardare Netflix usa la stessa connessione Internet associata al nucleo domestico del titolare dell’account principale. Al contrario, Netflix potrebbe richiedere la verifica più volte, periodicamente, sui dispositivi che accedono da una località esterna al nucleo domestico dell’account a cui accedono.
Per quanto concerne il numero di persone che possono guardare in contemporanea dallo stesso account Netflix, ricordiamo che questo dipende da cosa prevede il piano sottoscritto: i piani ‘Base con pubblicità’ e ‘Base’ consentono la visione su 1 dispositivo supportato alla volta, il piano ‘Standard’ consente la visione su 2 dispositivi supportati alla volta, mentre il piano ‘Premium’ consente la visione su 4 dispositivi supportati alla volta.
Queste sono le regole di Netflix per quanto riguarda la condivisione degli account Netflix oggi in Italia. E’ possibile saperne di più all’indirizzo help.netflix.com/it/node/123277.
