Da alcune ore circolano voci circa il fatto che, da entro la fine di quest’anno, il servizio di sport in streaming DAZN, attivo in Italia dal 2018, potrà apportare una modifica al contratto per togliere la possibilità ai clienti di fruire del servizio su un massimo di due dispositivi contemporaneamente ma solo se distanti l’uno dall’altro. Ancora non ci sono comunicazioni ufficiali a tal riguardo da parte di DAZN, è quindi importante sottolineare che sono solo voci. Per il Sole 24 Ore, DAZN "sta per mettere fine alla possibilità di concedere a due utenze collegate allo stesso abbonamento di accedere ai contenuti contemporaneamente da due device che si trovano a distanza l’uno dall’altro.". Voci alimentate forse da coloro che ancora non hanno accettato il fatto che non possono più vedere tutta o gran parte della Serie A su Sky, dal momento che solo su DAZN la Serie A TIM quest’anno – e anche per le prossime due stagioni – è tutta visibile su DAZN (con 3 partite per giornata visibili anche su Sky in co-esclusiva).
Ciò che sappiamo di ufficiale sono le ‘condizioni di utilizzo’ del servizio DAZN, in vigore dal 1 giugno 2021 e che a tutt’oggi 10.11.2021 recitano questo:
"8.1.2. in qualsiasi momento, visualizzare il Servizio DAZN solo tramite un dispositivo autorizzato. La password deve essere mantenuta al sicuro e le password e gli altri codici di accesso non devono essere condivisi con nessuno o essere in altro modo resi accessibili ad altri;"
(…)
"8.3. L’abbonamento dà diritto all’utilizzo del Servizio DAZN su un massimo di due (2) dispositivi contemporaneamente. Ai sensi del precedente Articolo 8.1.2, l’utente accetta che i dati di login siano unici per lo stesso e non possano essere condivisi con altri. Tali dati potranno essere modificati in qualsiasi momento visitando il nostro sito web e cliccando sulla pagina ‘Il mio Account’."
Stando alle voci che circolano sul web, cosa dovrebbe cambiare? Dal prossimo mese di dicembre, i punti sopra citati delle condizioni di utilizzo di DAZN dovrebbero cambiare in modo da rendere chiaro che non sarà più possibile la visione in contemporanea del servizio su due dispositivi che si trovano distanti l’uno dall’altro. Oggi molti italiani ‘condividono’ l’abbonamento a DAZN, ciò significa che magari due amici o due parenti condividono lo stesso account per dividersi la spesa dell’abbonamento al servizio, che costa 29,99 euro al mese (salvo promozioni direttamente con DAZN o tramite partner come TIM). E’ importante comunque sottolineare quel "dispositivi distanti l’uno dall’altro", perchè significherebbe la possibilità per due membri della stessa famiglia, mentre stanno sotto lo stesso tetto, di guardare un contenuto uguale o diverso su due diversi device. Ma per altri casi di utilizzo, come ad esempio un figlio che magari studia lontano da casa e condivide l’abbonamento a DAZN col papà, come potrebbe funzionare?.
Su Twitter gli utenti di DAZN, e soprattutto i tifosi della Serie A TIM, si stanno scatenando con le lamentele (si possono seguire le tendenze #DAZN e #DAZNout) dopo aver appreso le voci circa la possibilità che cambieranno le condizioni di utilizzo del servizio. Anche nella Pagina Facebook di DAZN non mancano commenti di protesta. Molti utenti promettono che cancelleranno del tutto l’abbonamento a DAZN se il servizio eliminerà la visione in contemporanea su 2 dispositivi. Il malcontento generale dei clienti di DAZN è alimentato anche dal fatto che sono numerose e crescenti le segnalazioni che lamentano la scarsa qualità del servizio (mancata visione dell’evento, ritardi nello streaming, blocco temporaneo della trasmissione, scarsa definizione delle immagini trasmesse), nonché difficoltà di accesso all’assistenza clienti e/o inefficienza della stessa, impossibilità di accedere al proprio account, impossibilità di accesso al singolo evento live, cambio improvviso e inspiegato delle condizioni economiche. Proprio questi punti sono stati al centro del procedimento avviato nello scorso mese di ottobre dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AgCom) con lo scopo di definire parametri di qualità per la fruizione dei servizi di diffusione in live streaming delle partite di campionato di calcio [Delibera 334/21/CONS dell’AgCom].
DAZN, dal canto suo, se sta davvero pensando di effettuare questa modifica al contratto sottoscritto con gli utenti eistenti, presumibilmente spera di poter acquisire un maggior numero di abbonati, convincendo gli appassionati della Serie A TIM che attualmente condividono un abbonamento a farsene uno proprio. Se le voci dovessero concretizzarsi in futuro non lo sappiamo ma, dal momento che DAZN non ha vincoli, gli utenti che non accetteranno le eventuali modifiche al contratto potranno disdire l’abbonamento.
Ricordiamo il caso dell’abbonamento a Spotify condiviso: il piano Family consente oggi "ai membri della famiglia che vivono insieme di godersi fino a 6 account Premium", con il servizio di streaming che permette oggi solo a persone che risiedono allo stesso indirizzo di utilizzare questo piano. Ma è una specificazione introdotta da Spotify recentemente, nel 2019, dopo aver appreso che molte persone sfruttavano il piano Family anche se distanti o, addirittura, senza nemmeno conoscersi.
Restiamo quindi in attesa di comunicazioni ufficiali da parte di DAZN. Per il momento, la visione in contemporanea su due dispositivi, distanti o vicini, è permessa.
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