YouTube, Netflix, Amazon, Facebook, Disney e Apple hanno iniziato a ridurre la qualità dei video in streaming in Europa, per evitare un sovraccarico della rete dati in questo periodo di emergenza da Coronavirus COVID-19, in cui le persone trascorrono più tempo a casa anche guardando più video sui servizi di streaming, generando livelli di traffico superiori alla normalità.
Il traffico Internet sta aumentando non solo per un utilizzo maggiore dei servizi di streaming come Amazon Prime Video, Netflix e Youtube ma anche, e non solo, perchè le scuole sono chiuse fisicamente ma sono aperte per fornire lezioni via web. E’ inoltre aumentato l’utilizzo di piattaforme che consentono di tenere conferenze in video streaming, come Skype. E poi l’uso di Whatsapp, Facebook e quant’altro: se le persone devono stare a casa, internet è il mezzo attraverso cui possono intrattenersi e restare in contatto con le altre persone. Più si fa uso di internet, più traffico dati viene generato. Le infrastrutture di rete hanoo però dei limiti, potrebbe arrivare a reggere carichi sempre più impegnativi. Partendo da questa ipotesi, è arrivato nei giorni scorsi l’invito del capo dell’industria europea Thierry Breton rivolto alle piattaforme di streaming di contribuire a ridurre il loro carico sulle infrastrutture di rete in Europa. YouTube e Netflix hanno risposto abbassando il livello di qualità predefinito durante la visione dei video in streaming.
"Ci stiamo impegnando a trasferire temporaneamente tutto il traffico nell’UE alla definizione standard per impostazione predefinita", ha affermato Alphabet, la società madre di Youtube, a Reuters.
Netflix ha deciso di ridurre il bitrate dei suoi video in streaming per 30 giorni, stimando una riduzione del traffico di rete del 25 percento.
Amazon sta collaborando con le autorità locali e i fornitori di servizi Internet per ridurre il bitrate degli stream sulla sua piattaforma Prime Video "laddove necessario per aiutare a mitigare qualsiasi congestione della rete", come ha fatto sapere un portavoce di Amazon al The Guardian (via The Verge): "Supportiamo la necessità di un’attenta gestione dei servizi di telecomunicazione per garantire che possano gestire la crescente domanda di Internet con così tante persone ora a casa a tempo pieno a causa di Covid-19".
Per quanto riguarda Youtube, la limitazione della qualità predefinita non significa che non è possible vedere video in altissima definizione fino a 4k. Semplicemente il player per impostazione predefinita adatta lo streaming in automatico per fermarsi alla risoluzione standard (480p o 720p a seconda dei casi), mentre solitamente adatta lo streaming automaticamente fino a raggiungere la massima risoluzione disponibile in base al dispositivo da cui si guarda e alla velocità della propria connessione disponibile (fino a 4k); resta possibile manualmente scegliere la risoluzione in cui si desidera guardare premendo nella barra di menu del player l’icona dell’ingranaggio->qualità (opzione che la stragrande maggioranza delle persone non conosce, quindi complessivamente la limitazione servirà). Per quanto concerne i video acquistati su Youtube (che equivalgono a quelli acquistati/noleggiati su Google Play Movies) a questi sembra non esserci tale limitazione, quindi i film acquistati su Google Play Film o Film su Youtube si possono vedere sempre alla massima qualità disponibile (in base sempre al device e alla velocità della propria connessione).
Nel comunicato stampa della Disney per l’annuncio della disponibilità di Disney+ in Italia dal 24 marzo, l’azienda ha comunicato che: "Alla luce dei timori in merito alla capacità di alcune infrastrutture a banda larga di sostenere l’impatto generato dall’arrivo di Disney+, la piattaforma ridurrà il proprio consumo di banda di almeno il 25%."
Anche Facebook sta temporaneamente riducendo la qualità dello streaming video in Europa, non solo sul suo social network ma anche su Instagram, di sua proprietà. E’ quanto riferito da Reuters riportando la seguente dichiarazione di un portavoce di Facebook: "Per aiutare ad alleviare qualsiasi potenziale congestione della rete, ridurremo temporaneamente i bitrate per i video su Facebook e Instagram in Europa".
Per quanto concerne Netflix, abbiamo fatto alcune prove e notato che il bitrate massimo arriva a 7.62Mbps per i video in 4k a 2160p, quando in condizioni di normalità godono di un bitrate di 15Mbps circa. Fortunatamente Netflix ha un ottimo algoritmo di compressione.
Per quanto concerne Apple, la società di Cupertino non ha rilasciato dichiarazioni in merito ma 9to5mac ha segnalato che la qualità di Apple TV+ è stata notevolmente ridotta negli ultimi giorni, risultando "molto lontana" dalla qualità che Apple TV+ normalmente serve. Ricordiamo che, sin dal lancio, Apple TV+ è stato apprezzato per l’elevato limite di bitrate offerto.
Per il momento non sappiamo se altri servizi di streaming si uniranno a Youtube e Netflix (TIMvision, Chili, ecc.).
Le limitazioni della banda dei vari servizi di streaming dovrbbero cessare quando l’emergenza COVID-19 sarà finità.
Aggiornato il 21 marzo 2020 per aggiungere informazioni su Apple TV+.
Aggiornato il 24 marzo 2020 per aggiungere informazioni su Fcebook, Instagram e Disney+.
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