Akamai ha reso disponibile il suo Rapporto sullo Stato di Internet relativo al terzo trimestre 2015, quindi relativo ai mesi di Luglio-Agosto-Settembre 2015, periodo in cui la velocità di connessione media globale rispetto al trimestre precedente è aumentata leggermente (0,2%) arrivando a 5,1 Mbps. Ha registrato però una crescita del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Penetrazione internet. Nel terzo trimestre 2015, oltre 808 milioni di indirizzi IPv4 si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform da 242 località. L’Italia il trimestre scorso è uscita per la prima volta dalla top ten globale e continua ancora a calare passando da meno di 17 milioni e mezzo di indirizzi connessi registrati a 17.000.053.
Velocità media di connessione, Italia a 6,5 Mbps. Il nostro paese sale di due posizioni a livello mondiale attestandosi alla 52esima posizione mentre a livello EMEA resta ferma alla 23esima posizione. La velocità media di connessione si attesta a 6,5 Mbps con un aumento di 2,4% rispetto al trimestre precedente (Q2 2015) e del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q3 2014).
La velocità di connessione media di picco raggiunta in Italia nel terzo trimestre 2015 è pari al 30,1%, in calo dello 0,3% rispetto al trimestre precedente ma in aumento del +18% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q3 2014).
Adozione broadband >4 Mbps. In Italia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q3 2014) le connessioni a banda larga sono aumentate del 18%, raggiungendo il 71%. Rispetto al trimestre precedente, aumento di solo l’1,8%.
Adozione high broadband >10 Mbps. Italia, Turchia, Sud Africa ed Emirati Arabi rimangono gli unici Paesi EMEA a non registrare tassi di adozione dell’high broadband oltre il 10%. Il nostro paese nel terzo trimestre del 2015 è arrivato al 9,2%, +76% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q3 2014) e +6,3% rispetto al trimestre precedente.
Adozione broadband 15 Mbps. L’Italia è al 45esimo posto a livello mondiale e al 22esimo a livello EMEA, con il 3,4% delle connessioni con velocità uguale o superiore a 15 Mbps, dato in aumento del 12% rispetto al trimestre precedente (Q2 2015) e del 62% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q3 2014).
A livello globale, rispetto al trimestre precedente (Q2 2015) la velocità media di connessione è aumentata leggermente (0,2%) arrivando a 5,1 Mbps, crescita del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dopo la Corea del Sud con i suoi 20,5 Mbps, sono Svezia (17,4), Norvegia (16,4) e Svizzera (16,2) a far registrare la più alta velocità media di connessione. Tutti i paesi Europei, senza eccezioni, hanno mostrato un incremento della velocità media di connessione, con gli aumenti più forti in Norvegia (15%) e Regno Unito (10%). Nel Q3 2015, 13 paesi europei hanno una velocità di connessione media di picco pari ad almeno 50 Mbps: Romania, Svezia, Paesi Bassi, Svizzera, Belgio, Finlandia, Norvegia, Regno Unito, Ungheria, Spagna, Irlanda, Repubblica Ceca e Danimarca.
Akamai ha reso disponibile il suo Rapporto sullo Stato di Internet relativo al secondo trimestre 2015, quindi relativo ai mesi di Aprile-maggio-Giugno 2015, periodo in cui la velocità di connessione media globale è aumentata del 17% anno su anno e, in Europa, la Svezia è al primo posto con 16,1 Mbps; la velocità di connessione media di picco globale ha raggiunto i 32,5 Mbps.
Nel secondo trimestre 2015 la velocità media globale di connessione è aumentata del 3,5% a 5,1 Mbps, con sette Paesi europei nella lista dei primi 10: Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, Norvegia, Lettonia, Finlandia e Repubblica Ceca. Tutti i Paesi europei considerati hanno anche in questo periodo superato la soglia convenzionale dei 4 Mbps di velocità di connessione media, mentre 17 hanno superato la soglia dei 10 Mbps. La Svezia ha riconquistato la prima posizione con 16,1 Mbps, in crescita del 1,6% sul trimestre precedente.
In Europa si registra un miglioramento della connettività Internet nei Paesi considerati dal rapporto. La Norvegia ha mostrato il progresso maggiore (+38%) e altri sei paesi hanno mostrato incrementi superiori al 20%: Slovacchia +34%, Portogallo +31%, Finlandia +27%, Polonia + 25%, Spagna +22%, Germania + 21%.
L’Italia guarda lo sviluppo negli altri paesi. Anche nel secondo trimestre ci sono stati diversi annunci che sottolineano la continua crescita della connettività veloce in Europa. In Irlanda Eircom ha annunciato un piano di investimenti in infrastrutture per 2,5 miliardi di euro per servizi a velocità gigabit in tutto il Paese, aree rurali incluse. In Gran Bretagna il governo ha dichiarato che il suo programma Broadband Delivery UK ha consentito ad altri 2,5 milioni di edifici di raggiungere connessioni di almeno 24 Mbps. In giugno, Virgin Media ha annunciato l’espansione dei suoi servizi a banda larga a 152 Mbps a 150.000 nuove abitazioni a Manchester.
Analizziamo ora al situazione di Internet in Italia nel secondo trimestre 2015 grazie ai dati di Akamai.
Penetrazione internet. Nel secondo trimestre 2015, quasi 804 milioni di indirizzi IPv4 si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform da 242 località. E’ la prima volta dopo qualche trimestre che il nostro paese esce dalla top ten globale passando da poco più di 18milioni (18.153.681) di indirizzi connessi registrati nel primo trimestre 2015 a meno di 17milioni e mezzo (17.412.163). Nella top ten, gli altri paesi ad aver registrato un calo sono gli Stati Uniti, la Cina e il Brasile.
Velocità media di connessione. Senza sorpresa, l’Italia non è ai primi posti della classifica, dove si trova in 54esima posizione a livello mondiale e 23esima tra i paesi dell’Europa per velocità media di connessione: nel Q2 2015, la Velocità media di connessione in Italia si attesta a 6,4 Mbps. Un aumento del 4,1% rispetto al trimestre precedente (Q1 2015) e del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q2 2014).
Adozione broadband (velocità superiore a 4 Mbps). in Italia nel Q2 2015 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q2 2014) le connessioni a banda larga sono aumentate del 13%, raggiungendo il 70%. Rispetto al trimestre precedente, il Q1 2015, l’aumento è di solo l’ 1,5%.
Adozione high broadband (velocità superiore a 10 Mbps). Italia, Turchia e Sud Africa rimangono gli unici Paesi dell’Europa a non registrare tassi di adozione dell’high broadband al di sopra del 10%. Anche se in lieve crescita, in Italia la velocità è superiore a 10 Mbps per l’8,7% degli utenti, una crescita del 35% rispetto allo stesso periodo del precedente anno (Q2 2014) e una crescita del 19% rispetto al trimestre precedente (Q1 2015).
Adozione broadband minima di 15 Mbps. L’’Italia si classifica al 44esimo posto a livello mondiale se analizziamo la velocità broadband da 15 Mbps, disponibile per solo il 3% delle connessioni: percentuale comunque aumentata del 17% rispetto allo stesso periodo del 2014 (Q2) e del 20% rispetto al primo trimestre 2015.
Uno dei più grandi paradossi dei nostri tempi è che con gli smartphone possiamo fotografare…
In tanti aspettavano da tempo l'adeguamento del 5,4% delle rendite Inail: le ultime circolari dell'ente…
Con lo switch-off dello scorso 28 agosto, che ha introdotto il nuovo digitale terrestre, è…
Sapere dove si trova un'altra persona è ora possibile grazie a WhatsApp: in pochi conoscono…
Il cappotto termico interno è una soluzione ottimale per avere ottimi risultati in riferimento all'isolamento…
Basta una mossa semplice e automatica per avere sempre a disposizione tutti i canali del…