Chi è dipendente da internet utilizza costantemente e continuativamente i dispositivi mobili, soprattutto smartphone, e spesso non può farne a meno anche a tavola. Due le conseguenze principali di questo fenomeno: un minore livello di consapevolezza di quello che si mangia perchè si è concentrati su un’altra attivita’ (usare il device mobile) e un peggioramento delle relazioni interpersonali. E’ in breve quanto emerso da uno studio voluto dal Ministero della Salute italiano, che ha organizzato un workshop sul tema a Expo Milano 2015 per mettere in luce quali sono i possibili rischi legati all’alimentazione legati all’eccessiva penetrazione delle nuove tecnologie nelle nostre vite quotidiane.
Il workshop a cui hanno partecipato alcuni studenti ha messo in luce che "l’utilizzo a tavola di smartphone sta condizionando il modo in cui ci alimentiamo generando cattive abitudini, favorendo l’obesita’ e compromettendo la comunicazione con i genitori".
Tre i principali rischi per chi porta lo smartphone a tavola: si mangia in modo inconsapevole anche favorendo l’obesita’ perchè non si ha controllo di quanto si sta mangiado; ci si isola quando a tavola si può parlare relazionandosi con gli altri; aumentano le possibilita’ di una dipendenza da internet.
Come evitare di essere troppo dipendenti dallo smartphone a tavola? Gli esperti consigliano di utilizzare i device mobili in modo equilibrato nel corso della giornata. Ad esempio, dopo mezz’ora sui social network sarebbe opportuno studiare due ore, o fare dello sport o uscire con gli amici. "E’ essenziale anche per il benessere psicofisico", ha spiegato Guido Orsi dell’ordine degli psicologi del Lazio, "per un buon rendimento scolastico e per le relazioni sociali".
Ora analizzate un po’ il vostro comportamento, specie se siete studenti: quanto usare lo smartphone a tavola? Almeno mentre mangiate riuscite a staccarvi da Whatsapp? Scriveteci la vostra esperienza d’uso del telefono a tavola nel box dei commenti qui sotto.
Chi è dipendente da internet utilizza costantemente e continuativamente i dispositivi mobili, soprattutto smartphone, e spesso non può farne a meno anche a tavola. Per il Ministero della Salute italiano due sono le conseguenze principali di questo fenomeno: un minore livello di consapevolezza di quello che si mangia perchè si è concentrati su un’altra attivita’ (usare il device mobile) e un peggioramento delle relazioni interpersonali. Ma quanti non riescono a fare a meno di utilizzare smartphone o altri dispositivi tecnologici a tavola?
Meno della metà degli europei (il 43%) ha dichiarato di non utilizzare smartphone e TV durante i pasti in casa, con l’Italia nello specifico che risulta essere tra i Paesi con la percentuale più alta (57%) di persone che dichiarano di non utilizzare la tecnologia a tavola, mentre francesi, olandesi e belgi sono quelli meno disposti a farne a meno (lo fanno solo il 20%, 27% e 30% rispettivamente). E’ la fotografia del Report Nielsen Global Generational Lifestyles condotto su un campione di 30.000 persone in 60 Paesi.
Dal rapporto emerge che in Europa il 46% della Generazione Z (15-20 anni) e il 43% dei Millenials (21-34) non usano dispositivi tecnologici durante i pasti, ma con l’avanzare dell’età la percentuale aumenta – gli individui che rientrano nella Generazione Silent (65 anni e oltre) non usano la tecnologia durante i pasti per il 52% del campione.
Dal rapporto emerge anche quanto in Europa le generazioni più giovani e quelle più anziane (Generazione Z e Silent) si affidano ai giornali online per restare informati (18%). Calando di età, gli individui sono piu’ propensi ad utilizzare le web TV e i motori di ricerca.
Per quanto riguarda l’utilizzo dei social network, la Generazione Z (15-20 anni) in media utilizza i social sei volte in più (45%) rispetto agli over 65 (8%) come fonti principali per avere notizie. Al contrario, le generazioni più anziane leggono giornali e riviste due volte tanto rispetto ai più giovani.
Anche se la generazione Z (20%) preferisce passare il tempo libero a giocare con i video game 10 volte in più della generazione Silent (2%), gli individui di fascia 15-20 anni non si possono definire come degli "ossessionati dalla tecnologia" – i più giovani sono infatti propensi a passare il tempo libero con la famiglia e gli amici (29%), praticare sport (24%) e leggere (23%), piuttosto che giocare ai video game o usare i social network.
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