Secondo un nuovo studio pubblicato su Nature Communications, e ripreso dal Washington Post, quanto inciso sui dischi Blu-ray potrebbe essere sfruttato nella progettazione di pannelli solari, con la certezza di avere un maggiore assorbimento della luce solare.

I dischi Blu-ray devono la loro grande capacità di immagazzinare informazioni alla struttura composta di microscopiche incisioni nella superficie – piccoli ‘magazzini’ che conservano i dati, ad esempio le informazioni di un film. Si scopre che le scanalature nanoscopiche possono rendere i pannelli solari più efficienti, aumentando l’assorbimento del materiale della luce solare.

Gli studiosi della Northwestern University sono giunti a tale conclusione testando film e show televisivi di vario genere incisi su dischi blu-ray, usandoli come modello per una cella solare di polimero. E’ stato poi scoperto che le sequenze di codice binario di 0 e 1 di un disco blu-ray, integrate per immagazzinare informazioni, danno alle celle solari la consistenza ottimale sulla superficie per favorire l’assorbimento attraverso tutto lo spettro della luce solare.

I dischi bly-ray contengono una maggiore densità di dati rispetto a dvd e cd, e grazie a questo schema ‘quasi causale’, una volta trasferito sulla superficie delle celle solari, si migliora la resa e l’assorbimento della luce. Il tipo di disco pare non avere importanza, ma i ricercatori hanno usato i modeli ‘Police Story 3: Super Cop’. La cosa importante è che i Blu-ray su cui è stato stampato un video hanno assorbito più raggi di luce solare rispetto ai dischi che non erano stati usati ancora vergini.

Oltre al vantaggio di avere un maggior assorbimento di luce, il fatto che dei dischi blu-ray possano essere utilizzati come celle di pannelli fotovoltaici è un vantaggio anche economico: la tecnologia blu-ray è adatta alla produzione di massa, costa poco, e quindi le nuove celle potrebbero essere un modo efficace per creare sistemi fotovoltaici a basso costo.