Sono tantissimi i pensionati in Italia che vivono con un trattamento minimo. In questo articolo spieghiamo nel dettaglio come fare per aumentare la cifra della pensione sociale, nota anche come assegno sociale.
I continui rincari stanno mettendo in seria difficoltà le famiglie italiane a basso reddito, che si affidano alle varie misure di sostegno economico per arrivare a fine mese. Tra le categorie che stanno soffrendo maggiormente questi aumenti ci sono sicuramente i pensionati: non bisogna infatti dimenticare che in Italia sono moltissimi i titolari di pensione che non arrivano a mille euro al mese e molti anche coloro che percepiscono un trattamento minimo, ovvero poco più di 600 euro.
Non è tutto: le pensioni sociali, rivolte a quelle persone che hanno compiuto 67 anni di età e si trovano in una situazione di forte disagio economico, ammontano a circa 534 euro al mese per tredici mensilità. Una cifra davvero troppo bassa: negli ultimi anni questa misura di sostegno, ormai nota come assegno sociale, è aumentata, ma non ancora abbastanza per far vivere dignitosamente chi ne ha diritto.
Ma perché queste persone percepiscono l’assegno sociale? La misura è destinata a coloro che in vita non hanno versato contributi o ne hanno versati troppo pochi e non possono quindi raggiungere il minimo contributivo per accedere alla pensione di vecchiaia: in questo caso, infatti, i requisiti previsti sono i 67 anni di età, i 20 anni di contributi versati, la pensione non inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale fino al 2023 e la pensione non inferiore all’importo dell’assegno sociale dal 1 gennaio 2024.
Come accennato in precedenza, nel 2024 l’importo dell’assegno sociale è salito da 503,27 euro a 534,41 euro al mese. E’ bene però ricordare che in caso di reddito ogni euro va a ridurre l’assegno sociale: se il reddito arriva a superare l’importo della pensione sociale o il suo doppio la misura di sostegno diventa non fruibile.
Ma è possibile aumentare la pensione minima? In realtà sì, dato che nel 2024 coloro che fino all’anno precedente erano stati esclusi dalla pensione di vecchiaia perché avevano maturato un trattamento inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale (ovvero più basso di 754,49 euro) possono riavere queste somme.
Per farla breve, i contribuenti che hanno versato contributi dopo il 31 dicembre 1995, hanno raggiunto 67 anni di età con il diritto a una pensione da 750 euro al mese possono far valutare ai fini pensionistici i contributi versati e abbandonare l’assegno sociale da 534 euro: un aumento di circa 216 euro che può servire a respirare.
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